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Sempre e solo quattro le spiagge in regola. Per gli altri, chi apre paga

L’estate è praticamente iniziata e, mentre i cittadini hanno cominciato a prendere d’assalto le spiagge situate sul litorale brindisino, la situazione per gli stabilimenti balneari continua ad essere poco rosea. Su 20 infatti, restano ancora solo quattro i lidi che ad oggi, venerdì 12 giugno, posseggono i requisiti per poter aprire battenti

BRINDISI - L’estate è praticamente iniziata e, mentre i cittadini hanno cominciato a prendere d’assalto le spiagge situate sul litorale brindisino, la situazione per gli stabilimenti balneari continua ad essere poco rosea. Su 20, infatti, restano ancora solo quattro i lidi che ad oggi, venerdì 12 giugno, posseggono i requisiti per poter aprire battenti: Hemingway, Guna Beach, Lido Azzurro e Lido Brin (non Palm Beach come erroneamente era stato comunicato in precedenza e che, invece, è inserito in fase istruttoria) e altrettanti, d’altra parte, quelli bocciati dal Comune di Brindisi perché non ritenuti idonei ai fini dell’avvio dell’attività: Lido Sant’Anna, Lido Giancola, Arca di Noè e Lido Arena. Per tutti gli altri tra burocrazia e scartoffie è ancora in piedi l’iter istruttorio.

Pratiche in corso - Insomma, nessuna novità a riguardo. Tutto è fermo allo scorso 3 giugno, quando da Palazzo di Città, l’architetto Teodoro Indini aveva spiegato, carte alla mano, quella che era la situazione relativa alla regolarità o meno degli stabilimenti balneari presenti sulla costa. Continua così per 12 gestori la corsa per ottenere il certificato di agibilità: coloro, infatti, non ritenuti ancora in regola,  semplicemente per questioni di carattere burocratico - amministrativo, potranno adeguarsi in qualsiasi momento anche ad estate inoltrata, ma, vale la pena precisare, potranno aprire battenti  solo quando la pratica, al vaglio presso gli uffici comunali competenti, sarà completamente definita e dopo che gli addetti ai lavori avranno dato il via libera per l’avvio dell’attività in questione.

Ciò, al contrario, dei quattro lidi classificati come non idonei e per cui dal Comune di Brindisi nei giorni scorsi,  sulla base della documentazione presentata, hanno emesso “sentenza”, rimandando il discorso al prossimo anno. Mettendo da parte per un attimo Lido Giancola per cui l’amministrazione ha già avviato un procedimento per intimare la demolizione dello stesso, cui seguiranno un intervento di bonifica dell’area e un altro di ripristino dei luoghi in modo da rendere fruibile tutta la zona, dove sorgerà di nuovo una spiaggia libera, al momento quindi, in attesa che si concludano i vari iter burocratici ancora in piedi per la maggior parte delle strutture, l’unica certezza è che Lido Sant’Anna, Arca di Noè e Lido Arena non saranno accessibili. Almeno non per quest’anno.

Controlli dei vigili - E a tal proposito è intervenuto Teodoro Nigro, comandante della Polizia Municipale di Brindisi che, contattato da BrindisiReport.it, ha spiegato che proprio per il rispetto delle regole nei prossimi giorni non mancheranno sicuramente i controlli e le verifiche presso gli stabilimenti presenti lungo la costa. “Il nostro comando– ha affermato Nigro – tramite la sezione specializzata  di Polizia Edilizia è in stretto contatto con gli uffici Urbanistica e Attività Produttive del Comune di Brindisi. Questo in modo tale da seguire con attenzione l’evoluzione dei procedimenti relativi all’agibilità degli stabilimenti balneari brindisini, molti dei quali, come è noto, non sono in regola ai fini dell’apertura per la stagione 2015, già praticamente cominciata. Quotidianamente veniamo aggiornati sulla questione, infatti, proprio per la prossima settimana  abbiamo programmato una serie di interventi di controllo da effettuare presso le varie strutture, volti sia alla tutela dei cittadini che al rispetto delle regole, la cui violazione determinerà apposite sanzioni, così come previsto dalla legge.”

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