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Cronaca

Articoli per auto contraffatti: maxi operazione in Italia, sequestri anche a Brindisi

La Guardia di finanza sequestra oltre 400.000 articoli, tra accessori, parti di ricambio per auto e relativi imballi, tarocchi. Coinvolte 13 province. Venticinque persone denunciate per produzione e detenzione di prodotti contraffatti, ricettazione e frode in commercio

BRINDISI – Anche nella provincia di Brindisi sono state sequestrate delle parti d’auto contraffatte nell’ambito di una maxi operazione nazionale che nei giorni scorsi ha portato al rinvenimento di oltre 400.000 articoli, tra accessori, parti di ricambio per auto e relativi imballi, tarocchi. L’indagine, condotta dalla guardia di finanza di Torino, è sfociata nella denuncia a piede libero di 25 persone, accusate di produzione e detenzione di prodotti contraffatti, ricettazione e frode in commercio. Sono 92 i macchinari industriali sequestrati dai “Baschi Verdi” del Gruppo Pronto Impiego Torino nel corso di numerose perquisizioni delegate, effettuate in varie località tra le province di Torino, Milano, Mantova, Teramo, Roma, Brindisi, Rimini, Trieste, Matera, Reggio Emilia, Bari, Foggia e Potenza con il supporto dei Reparti del Corpo territorialmente competenti.

I beni cautelati sono componenti di carrozzeria per auto e moto, tra i quali carene, parafanghi, coprimotori, coprisedili e spazzole tergi cristallo, tutti risultati riportare marchi di note case automobilistiche abilmente contraffatti. I ricambi e gli imballi ritenuti, nell’ambito dell’indagine, “non originali” erano prodotti da una vera e propria “industria del tarocco”, al cui interno plotter e stampanti erano in piena produzione: sono stati sequestrati circa 20.000 metri quadrati di carta per stampe in alta definizione, in quanto potenzialmente utilizzabili per la realizzazione di ulteriori illecite produzioni, da destinare anche alla grande distribuzione organizzata.

Le operazioni, sulla base del quadro accusatorio delineatosi nel corso delle investigazioni, hanno consentito di ricostruire quella che può essere ritenuta, a tutti gli effetti, la filiera produttiva e distributiva, radicata su ampie aree del territorio nazionale. Il “mondo” dei ricambi contraffatti continua, purtroppo, a confermarsi un business fiorente e redditizio in quanto i consumatori sono, sempre più, attratti dai prezzi vantaggiosi praticati (anche sul mercato dell’e-commerce) sottovalutando, tuttavia, i notevoli rischi, in tema di sicurezza stradale, cui si espongono a causa dei carenti standard qualitativi che caratterizzano tali articoli rispetto a quelli originali.
La complessa investigazione svolta dalla Guardia di Finanza rientra nel quadro delle attività effettuate dal Corpo a tutela della concorrenza e del libero mercato nonché a salvaguardia del tessuto produttivo italiano che, alla luce del particolare momento emergenziale, è divenuto più vulnerabile alle fenomenologie illecite e agli interessi criminali.

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