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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Ricattato con un video da ragazza conosciuta sul web: scatta la denuncia

“Volevano 250mila euro per cancellare un filmato da Youtube”. La prima richiesta lo scorso 14 ottobre: i due si sono conosciuti tre mesi fa

BRINDISI – “Ho il tuo video, quello in cui ti sei spogliato per me: lo pubblico su Youtube se non paghi  250mila euro. E se non versi subito sul conto corrente, ti denuncio per pedofilia perché la ragazza con cui hai chattato è minorenne”. Un incubo vissuto nelle ultime settimane da un dipendente di una società privata, che oggi ha trovato il coraggio di raccontare tutto ai suoi avvocati di fiducia, Gianvito Lillo e Domenico Della Corte, per poi sporgere denuncia rivolgendosi agli agenti della Postale.

Che adesso sono alla ricerca di una ragazza spuntata dalla rete, di nazionalità francese, diceva lei che parlava con accetto d’oltralpe. E’ una storia di minacce e di estorsione, secondo i due penalisti brindisini conviti  che la donna abbia avuto complici e che non si sia trattato neppure dell’unico caso. Tutto parte sul social network Facebook, galeotto credeva lui dopo aver visto la foto di una ragazza bella da togliere il fiato: lei tre mesi fa gli ha chiesto l’amicizia, il giovane ha titubato un po’ perché non la conosceva, poi ha ceduto e sono diventati “amici” virtuali, iniziando così a scriversi qualche messaggio.

Hanno chattato per giorni, sino a quando lei gli ha chiesto di spostarsi su Skype per vedersi: all’inizio la conversazione è stata amichevole, poi la ragazza gli avrebbe chiesto di vedere qualcosa in più. E lui ha ceduto: via camicia e pantaloni, a seguire il resto. Tutto registrato. Cosa che il giovane non avrebbe mai immaginato. Invece il video c’era. Immagini hot che gli sarebbero state spedite da lì a poco via mail, con un messaggio condito da minacce, a sentire il racconto riferito agli avvocati.

La prima mail risalirebbe al 14 ottobre scorso: “Ti abbiamo ripreso, se non vuoi avere problemi ti suggeriamo di pagare e di farlo subito. Dacci 2.500 euro e stai tranquillo”. Al ragazzo è venuto un colpo al cuore. Panico allo stato puro. Non sapeva cosa fare. Qualche giorno dopo, nuovo messaggio di posta elettronica con richiesta di pagamento maggiorata e video non solo allegato ma postato su Youtube: “Devi pagare e ti conviene farlo subito: 250mila euro”, c’era scritto. “Ti suggeriamo di non fare storie anche perché se non paghi finisci male. Ti denunciamo per pedofilia, non ti sei accorto che la ragazza era una minorenne?”.

Il ragazzo ha scoperto che effettivamente su Youtube era stato postato il video e che vederlo non era affatto difficile. L’avrebbero visto i suoi familiari, avrebbero potuto vederlo gli amici e i colleghi di lavoro. Tutto dopo aver chattato con una ragazza che gli sembrava di una bellezza straordinaria. Non minorenne, ma più che maggiorenne: una coetanea.

Ventiquattro ore dopo ha ricevuto un’altra mail: ennesima richiesta di pagamento della somma di 250mila euro per ottenere, in cambio, il silenzio, ossia prima la rimozione del video e poi la promessa di non procedere con alcuna denuncia. A quel punto, finito sotto pressione, il ragazzo ha deciso di contattare lo studio legale Lillo nella speranza di riuscire a lasciarsi questa brutta storia alle spalle: la denuncia agli organi inquirenti è stata depositata in mattinata. Adesso è partita la caccia alla ragazza dall’accento francese, utente Facebook che sembra essere sparita. 

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