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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Carovigno

M5s: "Si invii una commissione d'indagine al Comune di Carovigno"

La deputata Anna Macina ha depositato istanza di accesso ispettivo antimafia. "Se accuse confermate, gravissima manomissione della volontà popolare"

Il Movimento 5 stelle chiede la valutazione di un un immediato accesso ispettivo antimafia al Comune di Carovigno (articolo 143 del decreto legislativo n.267/2000), tramite l’invio di una commissione d'indagine incaricata di verificare l’eventuale presenza di forme di scambio elettorale politico-mafioso e il potenziale grado di infiltrazione dell'ente locale da parte della criminalità organizzata.

Lo fa attraverso una interrogazione rivolta al ministro dell’Interno che nella giornata di oggi (venerdì 12 giugno) è stata depositata dalla deputata Anna macina (Movimento 5 stelle) a seguito dell’inchiesta della Dda di Lecce sul fenomeno della presunta compravendita di voti in occasione delle elezioni amministrative che si sono svolte nel 2018 a Carovigno, per favorire la vittoria del candidato Massimo Lanzillotti, attuale sindaco di Carovigno. Al centro delle indagini, sfociate lunedì scorso (8 giugno) nell’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare a carico di nove indagati, vi sarebbero degli interessi sull’area parcheggi della riserva marina di Torre Guaceto. “Il quadro che emerge – afferma Anna Macina – da fonti stampa, le indagini a carico del sindaco e di altre persone, congiuntamente alle dichiarazioni insufficienti da parte del primo cittadino, che continua a non chiarire tutti i dubbi sollevati dall’ordinanza del gip, mi hanno spinto a interessare direttamente il Ministero competente per far luce su una vicenda che, con il passare dei giorni, si è fatta molto preoccupante”. 

Anna Macina-3

“L’ipotesi accusatoria di una presunta ‘frenetica compravendita di voti in favore delle liste che sostenevano il candidato sindaco Massimo Lanzillotti’ e di un altro candidato consigliere, da parte della criminalità, in cambio della gestione del parcheggio comunale di Torre Guaceto – afferma ancora la deputata - prefigura un quadro estremamente pericoloso su cui è necessario intervenire con ogni strumento a disposizione della legge, allo scopo di fugare ogni dubbio. Ribadiamo – prosegue Macina – che se le accuse fossero confermate, saremmo di fronte ad una gravissima manomissione della volontà popolare, nonché ad un condizionamento nei confronti dell’amministrazione locale, che per poter lavorare nell’ottica del benessere collettivo, non deve essere infestata da interessi oscuri e criminali. La volontà popolare non deve essere coartata né dalla violenza né dal mercimonio di voti” conclude la deputata”.

Saponaro davanti al gip

Nella giornata odierna, intanto, l’unico dei nove indagati sottoposto alla misura cautelare dei domiciliari, Andrea Saponaro, si è presentato davanti al gip del tribunale di Brindisi, Simona Panzera, nell’ambito dell’interrogatorio di garanzia. Saponaro ha risposto alle domande del giudice, contestando ogni addebito. L’indagato ha sostenuto la sua estraneità rispetto all’episodio dal quale è scaturita l’inchiesta, condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto Operativo del comando provinciale di Brindisi fra ddicembre 2017 e l'estate 2018, ossia l’attentato incendiario ai danni dell’auto della moglie dell’allora sindaco di Carovigno, Carmine Brandi, avvenuto il 22 dicembre 2017. Il gip si è riservato di decidere rispetto all’istanza di revoca degli arresti domiciliari presentata dagli avvocati di Saponaro. 

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