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Cronaca

Tonnellate di marijuana dall'Albania: chiesto il processo per trentatre

Fissata per il 2 ottobre l’udienza preliminare, scaturita dall’operazione “Fiori di primavera” eseguita lo scorso febbraio dagli uomini della Guardia di finanza“

Potrebbe sbocciare in un processo “Fiori di primavera”, una delle operazioni anti-droga più importanti condotta negli ultimi tempi dalla magistratura di Lecce, la prima ad avvalersi della collaborazione totale tra gli uffici delle due sponde dell’Adriatico, grazie a una Sic, squadra di investigazione comune. A riferire i risultati delle indagini, negli uffici della Procura del capoluogo salentino, il giorno degli arresti, furono proprio il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho e il procuratore Leone Leonardo De Castris.

Dopo otto mesi dall’operazione, eseguita con oltre cento militari del Comando provinciale di Lecce e del Servizio centrale investigazione criminalità organizzata di Roma (Scico) della Guardia di finanza, è stata fissata per il 2 ottobre, l’udienza preliminare per discutere della richiesta di rinvio a giudizio del pubblico ministero Valeria Farina Valaori nei riguardi di 33 imputati (dieci italiani e i restanti albanesi), accusati a vario titolo di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. Le parti si affronteranno nell’aula bunker del carcere di “Borgo San Nicola”, davanti al gup Giulia Proto.

L’indagine ha accertato che la droga, soprattutto marijuana, giunta dall’Albania veniva depositata temporaneamente nel Salento per poi essere distribuita sul territorio nazionale. Alcuni trasferimenti fallirono a causa dell’intervento dei finanzieri, come nel caso del sequestro di due chili di eroina a Francesco De Cagna, fermato nel parcheggio del centro commerciale City Moda, a Lecce, nell’aprile 2016.

In 33 davanti al giudice

Ecco l’elenco completo degli imputati nell’udienza preliminare fissata per il 2 ottobre davanti al gup Proto: i brindisini Donato Carlucci, 35 anni, Gianfranco Contestabile, 51, di Brindisi, Salvatore Santoro, 51, Giuseppe Vantaggiato, 41, Francesco Tarantini, 62, Davide Melacca, 39 e Giancarlo De Simone, 52, di Oria;  Giancarlo Guarini, 28, di Poggiardo (irreperibile); Vito Penza, 33enne, residente a Lecce; Pamela Bono, 28enne di Tricase.

E ancora, gli albanesi Fridi Murataj, 26enne, di Valona; Spartak Meli, 31, (irreperibile); Bledar Janushaj, 35 (irreperibile); Gerald Lamaj, 30, (irreperibile); Klajdi Malo, 24enne,  Mehdi Beqiraj, 41; Altin Avduramani, 46, residente a Castro; Arben Pazi, 42enne (latitante); Arbinor Hoxhaj (alias Arbi o Il Biondo), 34enne; Artur Malo (alias Mucaj Artur), 35; Dorian Alikaj (alias Il Contadino o Dori), 34; Dorian Pashaj, 34, (latitante); Elvin Xamo (alias Gozhda), 40, (latitante); Erjon Xhelili, 36; Fatmir Xhelili (alias Miri), 38 (latitante); Klaudio Fani (alias Klodi), 34enne; Kristian Nuredinaj (alias Cidhe), 36; Luka Beqiraj (già Kriols), 32; Nertil Gerra, 31; Raul Zenunaj (alias Babo o Babush), 40; Dashnor Yzeiraj, 45 (irreperibile); Ervis Matodashaj, 36; Ajet Cepaj, 50.

A difendere gli imputati ci penseranno, tra gli altri gli avvocati Ladislao Massari, Benedetto Scippa, Maurizio Memmo, Alessandro Stomeo, Alexia Pinto, David Alemanno, Alessandro Costantini Dal Sant, Giuseppe De Luca, Antonio Savoia, Stefano Prontera, Pantaleo Cannoletta.
 

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