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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Riduzioni in appello per tre rapinatori

TARANTO - Riformate in Appello le pene decise dal Tribunale di Taranto per tre brindisini ritenuti responsabili di una rapina compiuta a Massafra. Domenico Disantantonio, Andrea Ostuni e Jonata Stea, difesi da Luca Leoci che ha incassato per Stea la seconda riduzione in appello in pochi giorni, dovranno scontare 4 anni e 2 mesi di reclusione a fronte dei 4 anni e 6 mesi stabiliti in primo grado.

TARANTO - Riformate in Appello le pene decise dal Tribunale di Taranto per tre brindisini ritenuti responsabili di una rapina compiuta a Massafra. Domenico Disantantonio, Andrea Ostuni e Jonata Stea, difesi da Luca Leoci che ha incassato per Stea la seconda riduzione in appello in pochi giorni, dovranno scontare 4 anni e 2 mesi di reclusione a fronte dei 4 anni e 6 mesi stabiliti in primo grado.

Pronta la richiesta di scarcerazione per i tre le cui posizioni vengono ritenute di eguale gravità, nonostante durante gli interrogatori di convalida, nel maggio di 2 anni fa, poco dopo i fatti, sia emersa la parziale inconsapevolezza di Ostuni che era alla guida della propria auto, una Bmw x3, e trasportava i due esecutori materiali della rapina compiuta nel centralissimo corso Roma del comune del Tarantino.

Stea, Ostuni e Disantantonio furono arrestati dalla Mobile di Brindisi e sono in carcere da allora. Secondo le ricostruzioni i due protagonisti dell’assalto, dopo essere giunti a Massafra, gli avrebbero chiesto di aspettarlo per qualche minuto e sarebbero ritornati da lui con due borsoni carichi. Erano i preziosi razziati in gioielleria dopo aver puntato un’arma contro la titolare, scaraventata per terra e immobilizzata con alcune fascette.

Poi i due avrebbero chiesto alla donna di aprire la cassaforte prendendo altri monili per un valore superiore ai 50mila euro. I banditi cercarono anche di farsi consegnare i cd con le immagini delle telecamere a circuito chiuso, ma fuggirono prima di averli ottenuti dopo l’ingresso nel negozio di un cliente.

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