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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Rifiuti: Amiu chiede tempo, slitta il cambio di gestione dell'impianto di Cdr

Potrebbe slittare il cambio di gestione dell'impianto di Cdr, programmato in origine per lunedì prossimo (30 novembre). La ditta che dovrebbe subentrare alla Nubile, la partecipata Amiu di Bari, ha chiesto altri dieci giorni di tempo a partire da domani (27 novembre) per studiare le carte riguardanti la situazione contrattuale dei 37 lavoratori in servizio presso la stabilimento

BRINDISI – Potrebbe slittare il cambio di gestione dell'impianto di Cdr, programmato in origine per lunedì prossimo (30 novembre). La ditta che dovrebbe subentrare alla Nubile, la partecipata Amiu di Bari, ha chiesto altri dieci giorni di tempo a partire da domani (27 novembre) per studiare le carte riguardanti la situazione contrattuale dei 37 lavoratori in servizio presso la stabilimento situato sulla strada per Pandi. Luca Screti, responsabile della Nubile, a sua volta ha fatto presente che se i comuni non cominceranno a saldare entro 4 giorfoto Riunione OGA-2ni il debito maturato con la sua azienda, il prossimo 30 novembre sarà comunque costretto a lasciare l’impianto.

Nuove problematiche, insomma, sono emerse durante l’assemblea dei sindaci dell’Oga (Organo di governo d’ambito), svoltasi nel pomeriggio di oggi presso la Provincia di Brindisi. Al vertice, andato avanti per ore, hanno partecipato il dirigente competente dell’ente, Pasquale Epifani, i sub commissari dell’Oga Antonello Antonicelli e Floriana Gallucci, i rappresentanti dell’Amiu e i tecnici dei Comuni interessati allo smaltimento dei rifiuti dell’Aro Br/2 (i nove comuni dell’Ambito di raccolta ottimale Brindisi 1 conferiscono dallo scorso ottobre presso l’impianto di Massafra, nel Tarantino).

Uno dei principali nodi da sciogliere riguarda le tariffe del servizio di conferimento dei rifiuti in discarica (attualmente si utilizza quella gestita da Formica Ambiente). “L’obiettivo generale – si legge in una nota dell’amministrazione provinciale – è di non gravare molto sui vari comuni interessati e sull’utenza”.

Subito dopo l’incontro istituzionale, vi è stato un vertice fra i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, l’Amiu e Nubile, nei confronti della quale, va ricordato, i dirigenti dell'Oga, su esplicita richiesta del commissario straordinario Michele Emiliano, hanno avviato la procedura di rescissione contrattuale. Al termine del confronto le parti hanno firmato un accordo in cui la Nubile si impegna a consegnare nella giornata di domani, ai rappresentanti sindacali, tutta la documentazione richiesta dall’Amiu per il passaggio dei lavoratori. La ditta barese si è quindi presa 10 giorni di tempo, come detto, per analizzate le carte.

I sindacati chiedono la riassunzione di tutti e 38 i dipendenti (di cui 27 con contratto a tempo determinato, che avanzano la mensilità di ottobre, e 8 con contratto a tempo determinato, che aspettano anche la paga di settembre e la quattordicesima), più quattro lavoratori licenziati lo scorso giugno. Su questo (cruciale) punto, i dirigenti della partecipata non si sono sbilanciati, lasciando intendere che sarà possibile prendere una decisione solo dopo aver completato la verifica della scartoffie.

E Nubile intanto batte cassa. L’azienda rivendica un credito pari a circa 1,8 milioni con i Comuni. Se entro il 30 novembre le amministrazioni comunali morose non pagheranno, la società si dice pronta a chiudere l’impianto. La situazione, insomma, è estremamente complessa. Le parti si sono aggiornate al 4 dicembre. 

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