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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Rifiuti: bandire subito una nuova gara decennale per evitare il caos

Il prossimo 17 maggio,  con la scadenza del termine del terzo affidamento semestrale adottato con ordinanza contingibile ed urgente del servizio di raccolta dei rifiuti, si porrà il problema dell'affidamento del servizio

BRINDISI - Il prossimo 17 maggio,  con la scadenza del termine del terzo affidamento semestrale adottato con ordinanza contingibile ed urgente del servizio di raccolta dei rifiuti e dei servizi accessori alla ecologica pugliese, si porrà il problema, non di poco conto, dell'affidamento del servizio.

Intanto non sarà consentito al  Commissario di ricorrere ad un'altra  ordinanza contingibile ed urgente, essendo stato utilizzato tutto  il margine temporale dei 18 mesi, che la legge 123/2008 ha assegnato ai sindaci per questo tipo di provvedimento. Una possibilità che a questo punto, per effetto dell'articolo 191 del  dlgs. 152/2006, potrebbe essere  ulteriormente esperita solo dal Presidente della Regione, d'intesa con il Ministro dell'ambiente.

Certamente non si può fare affidamento sulla conclusione della gara decennale, ritornata ancora una volta ai nastri di partenza, in  attesa della decisione della  Aro/Br 2 di indire il quarto bando di gara in 8 mesi, dopo  il fallimento dei tre bandi precedenti. Certamente un primato nazionale, difficilmente eguagliabile, di cui non si può essere orgogliosi.

Quello del  4 agosto 2015 revocato per errori materiali dallo stesso responsabile di gara dell'Ufficio del comune di ARO BR/2, i due successivi naufragati nelle aule del tribunale amministrativo di Lecce, che hanno comportato, oltre al danno all'immagine e alla capacità amministrativa del comune di Brindisi, anche quello economico causato dalle spese  relative procedure di gara, messi naturalmente in conto ai cittadini, che non hanno responsabilità alcuna e che hanno diritto a conoscere l'entità dello spreco. Quasi un debito fuori bilancio, che andrebbe riconosciuto nelle forme previste dalla legge.

Ma amareggia la constatazione che in questa città non si riesca a mettere in piedi un bando di gara decennale sui rifiuti, in grado di superare i controlli di regolarità formale, che dovrebbe impegnare l'Aro/Br2 a verificare la possibilità di affidare ad altre professionalità, anche esterne, il compito di elaborarlo.

Sembra proprio una condanna per questa città. Da oltre 15 anni, per ragioni incomprensibili e mai  chiarite ai cittadini, non si riesce a indire e portare a compimento una gara decennale, per dare finalmente stabilità al sistema, condannato ad uno stato di precarietà permanente, a causa di affidamenti brevi, di procedure negoziate, di proroghe, di ordinanze contingibili ed urgenti, che hanno inciso negativamente sui costi che i cittadini pagano, sulla organizzazione e qualità del servizio, sul decoro urbano, determinate dalla carenza di investimenti adeguati, ma essenzialmente perché la brevità degli affidamenti ha sempre dissuaso molte aziende importanti e organizzate dal partecipare, perché il tempo limitato non rendeva remunerativo l’investimento necessario per assicurare un servizio efficiente. 

Si è sempre preferito navigare nell'emergenza. Con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti, anche di chi fa finta di non vedere. A nulla è servita la riorganizzazione del sistema. Si è passati dalla responsabilità del singolo comune , all'Ato e infine all'Aro, senza effettivi miglioramenti, tutto è rimasto  intrappolato nelle pastoie burocratiche, di una volontà collettiva che ha stentato ad affermarsi e che ha reso necessario il commissariamento  di tutto per sbloccare la situazione di immobilismo, che aveva prodotto un ritardo di oltre 1000 giorni, per riuscire a condividere l'articolazione di una gara.

Adesso che si fa, considerata l'esiguità del tempo a disposizione per la soluzione del problema. Si mette un'altra pezza ad un'altra situazione di urgenza, che in base all'esperienza maturata non è mai servita ad assicurare un servizio decente,a costi umani? Si può ancora definirla urgenza? Si rinvia a  tempo indeterminato la gara decennale come si è fatto in altre occasioni? Si ricorre alla collaudata procedura negoziata, senza previa pubblicazione di un bando di gara? Sulla base di quale motivazioni, di quale convincimenti, per quale prospettiva si prende la decisione?

Ma credo sia anche necessario proporre una riflessione ed un  approfondimento, sulle cause di quanto accaduto e sulle eventuali responsabilità per evitare che gli eventuali effetti negativi, anche economici, possano essere scaricati ancora una volta sulla collettività, completamente frastornata dalla sequenza degli avvenimenti di questi ultimi anni, che risultano oggettivamente di difficile comprensione.

Bisogna comunque assolutamente cambiare passo. Dare una sterzata. Informare i cittadini su quanto accade, sulle difficoltà, sugli ostacoli, sui problemi, su chi eventualmente rema contro, perché sono loro che pagano sia in termini economici, sia in termini di vivibilità, di pulizia e decoro urbano. Ma principalmente bandire in tempi brevissimi una nuova gara decennale, possibilmente priva di difetti, come riescono a fare moltissimi comuni italiani. Affidandosi questa volta alla Provvidenza. Perché da soli abbiamo ampiamente dimostrato, di non essere in grado di farlo. Brindisi e i Brindisini meritano di meglio.

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