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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Rifiuti e corruzione, conti correnti bancari sotto la lente dei pm

Scoperta una modifica dell'iban sulle fatture acquisite presso gli uffici del Comune e della società. Il primo a chiedere spiegazioni fu l'ingegnere Cuomo. La società Nubile rischia la sospensione dall'attività: la Procura chiede sanzioni interdittive. Consales, intanto, resta in silenzio

BRINDISI – Conti correnti bancari sotto la lente di ingrandimento dei pubblici ministeri titolari dell’inchiesta per corruzione che ha portato agli arresti l’ex sindaco Mimmo Consales, l’imprenditore Luca Screti e il commercialista Massimo Vergara, poi rimesso in libertà, nell’appalto per la gestione dell’impianto di Cdr in favore della Nubile, società che rischia la sospensione dell’attività.

I pm Giuseppe De Nozza e Savina Toscani dopo aver chiesto e ottenuto l’ordinanza di custodia cautelare per tutti e tre e dopo aver ricevuto le prime ammissioni rispetto all’impostazione accusatoria, da Screti e Vergara, avrebbero delegato agli agenti della Digos ulteriori accertamenti sui conti presso istituti bancari a Brindisi e non solo, intestati alla Nubile srl e allo stesso Screti o a loro riconducibili. Stessa verifica per quelli riferiti o riferibili a Consales.

Le indagini puntano a capire, tra le altre cose, anche per quale motivo la società Nubile cambiò iban, presumibilmente a partire dal mese di maggio L'imprenditore Luca Screti, amministratore di Nubile Srl2015: il particolare è venuto a galla dall’acquisizione delle fatture emesse nei confronti dell’Amministrazione cittadina, così come degli altri Comuni dell’Oga, in relazione al conferimento presso la discarica non più di Autigno, gestita da Nubile e di proprietà del Comune di Brindisi, perché posta sotto sequestro, ma della società Formica Ambiente.

Il primo a chiedere spiegazioni fu Gianluca Cuomo, ingegnere in forza al settore Ecologia del Comune di Brindisi, ascoltato diverse volte dai pm in qualità di persona informata sui fatti. Stando a quanto evidenziato nella stessa ordinanza di arresto, il nodo si sarebbe presentato quando i Comuni hanno iniziato a conferire la frazione bio-stabilizzata nel sito della Formica e Nubile emetteva fatture per conto di questa società inserendo un iban “nuovo”. Diverso dal suo, così come da quello della società Formica. Era cioè un terzo iban di cui nessuno avrebbe avuto notizie.

L’ingegnere se ne accorse e bloccò gli altri Enti dell’Oga dicendo che pagando sul conto corrente indicato, le somme sarebbero andate in favore di Nubile. Sulla questione intervennero anche i Revisori dei Conti del Comune, a cui il funzionario chiese un parere e secondo il Collegio il pagamento sarebbe stato possibile, ma andava allegato l’atto di cessione del credito, specificando che il versamento non andava fatto sull’iban della fattura, vale a dire quello di Nubile, ma sull’iban della gestione del cessione del credito, ossia quello di Formica. Nubile, invece, avrebbe continuato a emettere fatture con un iban diverso.

L’ulteriore elemento di riflessione è costituito dal fatto che, sempre in quel periodo, mentre Nubile si dichiarava pronta a effettuare i lavori di revamping per l’impianto di Cdr, dall’altro si lamentava di non avere liquidità a sufficienza neppure per i rifornimenti di carburante. La domanda dei pm è: Come è possibile, a maggior ragione tenendo conto che i lavori richiedevano un investimento di sette milioni di euro?

L'impianto di Cdr gestito da Nubile-3I pubblici ministeri, intanto, si preparano a chiedere la misura interdittiva per la Nubile srl, sulla quale il gip si pronuncerà a fine mese. Le sanzioni sono quelle stabilite nel cosiddetto “Codice della responsabilità degli Enti” e vanno dal divieto di contrattare con la pubblica amministrazione, che può anche essere limitato a determinati tipi di contratto o ad alcune amministrazioni, sino ad arrivare all'interdizione dall'esercizio dell’attività. In tal caso, quindi, il rischio è la sospensione ovvero la revoca delle autorizzazioni, licenze o concessioni funzionali allo svolgimento dell'attività. 

La decisione sarà assunta in un’udienza camerale, alla quale potranno partecipare solo le parti, da un lato i pm inquirenti, e dall’altro l’avvocato della Nubile srl, società che, come si ricorderà, non vede più Luca Screti come amministratore unico, ma Francesco De Marco, assistito dall’avvocato Giuseppe Guastella. De Marco, nonostante la nomina, è ritenuto una “testa di legno” dai magistrati, secondo i quali la direzione e quindi la gestione di fatto dalla società è sempre rimasta nelle mani di Screti.

E’ possibile che l’imprenditore abbia già avuto modo di spiegare le ragioni, reali, del passaggio di mano e di quote della Nubile srl, ai magistrati che lo hanno ascoltato a distanza di tre notti dal giorno dell’arresto in carcere. Screti decise di avvalersi della facoltà di non rispondere, dopo essere finito in carcere, il 6 febbraio scorso, salvo poi – a distanza di poche ore – chiedere di essere ascoltato.

Probabilmente sarà sentito una seconda volta, dopo il nuovo colloquio previsto per Vergara il quale ha dimostrato un “atteggiamento collaborativo” al punto da ottenere la remissione in libertà all’esito dell’interrogatorio di garanzia, con la sola limitazione costituita dall’obbligo di dimora nel comune di Lecce.

Resta, al momento, ancora in silenzio Consales per il quale il difensore Massimo Manfreda non ha presentato alcuna istanza, né al giudice per le indagini preliminari Giuseppe Licci che ha firmato la richiesta d’arresto per l’ex sindaco, condividendo quanto sostenuto dai pm, né tanto meno ai magistrati titolari dell’indagine. Esclusa, inoltre, la strada del ricorso al Tribunale del Riesame, tenuto conto del fatto che è in ancora in atto l’attività istruttoria.

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