Rifiuti, guerra legale Formica Ambiente-Comune: pignoramento per oltre un milione di euro
Notificato anche l’atto di Equitalia a carico della Nubile srl che chiede il concordato preventivo
BRINDISI – Il caso rifiuti rischia di esplodere a Brindisi con conseguenze sul piano legale e possibili ripercussioni sul bilancio già traballante del Comune perché è in atto un braccio di ferro in Tribunale tra Formica Ambiente e l’Ente: la società di Vincenzo Fiorillo ha ottenuto il pignoramento di un milione di euro e duecentomila euro. Al quale si aggiunge il contenzioso tra l’Amministrazione cittadina la ditta Nubile, a sua volte debitrice verso Equitalia che ha pignorato l’importo corrispondente presso il Comune.
Il nodo legale
Il puzzle è già complesso sul piano della gestione degli impianti, visto che la discarica di Autigno e il sito del Cdr sono entrambi sotto sequestro nell’ambito di inchieste avviate dalla Procura e sfociate in processi. A complicare la situazione, c’è il contenzioso legale che in verità non è inedito perché è venuto a galla durante l’Amministrazione centrista di Angela Carluccio, quando l’imprenditore Fiorillo avanzò proposta di transazione di fronte alla richiesta di pagamento notificata al Comune in relazione alle somme per il conferimento dei rifiuti nella discarica privata di contrada Formica (nella foto in alto), di proprietà dell’omonima società, come sito di soccorso dopo l’apposizione dei sigilli a quello pubblico. Avrebbe rinunciato a 300mila euro, pari alle spese legali e per questo chiese un incontro tramite Marcello Rollo. La stretta di mano non ci fu. Si ruppe persino il rapporto tra l’ormai ex sindaca e il notaio Michele Errico, chiamato al Comune come garante della trasparenza e della legalità per motivi non chiari. Ad oggi, infatti, non risultano esserci state spiegazioni e più di qualcuno ancora si domanda per quale motivo Errico lasciò il Comune nei giorni immediatamente successivi all’incontro tra Fiorillo e alcuni funzionari di Palazzo di città.
Il pignoramento
All’Amministrazione, intanto, è pervenuto “un atto di precetto della Formica Ambiente srl a mezzo del quale la controparte ha intimato il pagamento della somma di 1.213.339,83 euro”. Atto che “riviene a sua volta dal decreto ingiuntivo emesso dal Tribunale di Brindisi a carico del Comune” per somme che – ad avviso della società – troverebbero “causa in un atto di cessione di credito a sua volta intercorso tra Nubile srl, in qualità di cedente e Formica Ambiente, come cessionaria”. Il passaggio “non è ritenuto valido” dal Comune.
Da Palazzo di città, inoltre, si apprende che “conseguentemente all’atto di precetto, l’8 gennaio 2018, è pervenuto atto di pignoramento presso terzi promosso contro il Comune di Brindisi da Formica Ambiente a mezzo del quale quest’ultima ha pignorato la somma pari a quella precettata, aumentata della metà”.
La struttura commissariale, in scia con quanto deliberata dalla passata gestione di Cesare Castelli, ritiene necessario opporsi all’esecuzione forzata. L’Ente, infatti, ha deciso di chiedere al Tribunale la “sospensione per gravi motivi” dell’esecuzione promossa da Formica e “questo anche in considerazione del fatto che l’Ente è venuto a conoscenza di una esposizione debitoria della Nubile srl nei confronti di Equitalia”. Agli atti del Comune c’è un “pignoramento notificato all’Amministrazione cittadina come terzo pignorato promosso da Equitalia a carico di Nubile, debitore pignorato”. L’Ente ha “formulato una dichiarazione di quantità negativa e ha comunicato ad Equitalia che nulla il Comune di Brindisi deve a Nubile”. Dagli uffici di Palazzo di città spiegano: “Anche nell’astratta ipotesi, non condivisa dall’Ente, che il Comune fosse debitore della Nubile, niente potrebbe comunque essere pagato o assegnato a Formica Ambiente”. Le motivazioni scritte e riportate nella delibera adottata dal commissario Santi Giuffré sono due: “Innanzitutto in considerazione dell’ingente credito avanzato da Nubile nei confronti di Equitalia, poi perché il Tribunale di Brindisi lo scorso 20 novembre ha dichiarato aperta la procedura di concordato preventivo per la Nubile”.
L’opposizione del Comune e l’incarico legale
In questo contesto, l’Amministrazione chiederà al “Tribunale ‘emissione di un provvedimento di sospensione dell’esecuzione forzata avviata da Formica”. L’incarico per il giudizio è stato affidato all’avvocato Andrea Sticchi Damiani del foro di Lecce, lo stesso legale al quale la parte pubblica si è affidato per l’opposizione al decreto ingiuntivo. Il preventivo di spesa in relazione alle competenze professionali ammonta a 16.629,41 euro. La delibera è stata adottata con i poteri della Giunta, partendo dalla relazione presentata dal segretario generale, Pasquale Greco, in veste di dirigente del settore Affari Legali.