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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Rifiuti, Oga: "Nubile rinunci ai decreti ingiuntivi e restituisca 451mila euro"

L’unica soluzione per chiudere il caso Nubile sui rifiuti una volta per tutte, liberandosi del passato arrugginito dai contenziosi, è una transazione: la ditta brindisina dovrà tagliare di netto la tariffa per il conferimento, realizzare gli interventi di rewamping sull’impianto di biostabilizzazione entro nove mesi, restituire 451mila euro a titolo di ecotassa

BRINDISI – L’unica soluzione per chiudere il caso Nubile sui rifiuti una volta per tutte, liberandosi del passato arrugginito dai contenziosi, è una transazione: la ditta brindisina dovrà tagliare di netto la tariffa per il conferimento, realizzare gli interventi di rewamping sull’impianto di biostabilizzazione entro nove mesi, restituire 451mila euro a titolo di ecotassa, rinunciare ai decreti ingiuntivi nei confronti dei Comuni e chiudere il processo con l’Amministrazione di San Pietro Vernotico.

Se e solo se la società Nubile srl di Luca Screti accetterà tutte e cinque le condizioni, l’Oga (l’organo di governo d’ambito) che riunisce venti Comuni della provincia, con Brindisi capofila, potrà essere aperto il capitolo sul futuro del contratto per la gestione dell’impianto di biostabilizzazione dei rifiuti che si trova sulla strada per Pandi e della discarica di Autigno, al momento sotto sequestro, per la durata di 15 anni, gestione che è rimasta impantanata nelle contestazioni tra la parte pubblica e quella privata, da almeno un anno. Da quando cioè le Amministrazioni cittadine, Brindisi in primis, hanno rilevato “gravi inadempienze” del gestore, da collegare al quantitativo di combustibile da rifiuto prodotto nell’impianto: le tonnellate, a conti fatti, sono state inferiori rispetto a quelle sperate. Ottimismo tradito perché  il sito brindisino non sarebbe più tanto giovane dal punto di vista tecnologico. Anzi, a sentire la tesi sostenuta più volte dall’amministratore unico della Nubile, Luca Screti, sarebbe obsoleto e per questo non efficiente.

La parte privata, proprio per questo, nelle scorse settimane aveva chiesto il riconoscimento di una tariffa per il conferimento dei rifiuti pari a 94 euro per tonnellate, ricordando la propria disponibilità a procedere con i lavori di rewamping che avrebbero consentito di aggiungere una marcia in più all’impianto.  Dall’Oga, invece, è arrivato l’ok al riconoscimento di una tariffa più contenuta pari a 67 euro, conteggiata sulla base della mancata produzione dei livelli attesi per il combustibile da rifiuto. Di recente la tariffa è stata ulteriormente tagliata ed è scesa a 51 euro perché  non ci sono più una serie di costi per il gestore, come per esempio quelli legati all’uso dei mezzi per lo sbancamento dei rifiuti nella discarica di Autigno, sotto sigilli.

La tariffa è la prima delle cinque condizioni a cui ha fatto riferimento l’Oga nel momento in cui ha deciso di affidarsi all’avvocato Roberto Palmisano di Oria, dopo aver rinunciato alla risoluzione del contratto, ipotesi ventilata inizialmente, salvo poi rendersi conto che il contenzioso non avrebbe dato certezze né sui costi, né tanto meno sul quando: l’accordo transattivo prevede, infatti, una tariffa molto più bassa che se da un lato dovrà tenere conto dell’effettiva durata “residua” del contratto, dall’altro verrà compensata con il riconteggio del costo sostenuto dalla Nubile.
Il legale ha sottolineato che l’appalto resta (se resta) in piedi per 12 anni ancora e non già per 15, essendo già trascorsi tre anni dalla data della sottoscrizione. In tal senso è stato fatto espresso riferimento all’articolo 7 del capitolato. 

Nel futuro, in ogni caso, non dovranno esserci più motivi di contrapposizione tra le parti che hanno determinato un rallentamento, per questo è stato inserito nell’accordo un periodo di tempo che non ammette proroghe, per lo svolgimento dei lavori di potenziamento dell’impianto (rewamping) che dovrà essere messo in marcia entro nove mesi, da conteggiare il giorno successivo alla firma della transazione.

Non solo. L’Oga vuole garanzie sull’azzeramento della “litigiosità” e ha chiesto la restituzione degli importi incassati da Nubile a titolo di Ecotassa, somme che stando una prima contabilità, è pari a 451mila euro, così come la rinuncia dell’impresa a qualsiasi azione legale incardinata in passata. Il riferimento è alla richiesta di decreti ingiuntivi ottenuti dall’impresa nei confronti delle Amministrazioni cittadine in mora sul piano dei versamenti e alla causa civile pendente con il Comune di San Pietro.

Lunedì prossimo dovrebbe svolgersi un incontro con l’amministratore unico della Nubile, Luca Screti, a cui prenderanno parte i Comuni della cosiddetta Oga ristretta, vale a dire gli Enti che compongono il Comitato di vigilanza, con Brindisi, Fasano e Villa Castelli, in rappresentanza sia del vecchio Ato 1 che dell’Ato 2, ai quali si aggiunge l’avvocato Palmisano. La vicenda dovrà essere chiusa entro agosto. O dentro oppure fuori.

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