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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Rifiuti pericolosi all'interno del petrolchimico: scatta il sequestro

Dopo sopralluogo di Arpa e Noe, apposti i sigilli a un'area estesa su 27 ettari in cui si trova un vecchio capannone

BRINDISI – Tonnellate di rifiuti “potenzialmente nocivi”, fra cui anche pezzi di amianto, erano stati depositati un vecchio fabbricato che si trova all’interno del petrolchimico di Brindisi. L’area, estesa per 27 ettari, è stata posta sotto sequestro a seguito di un sopralluogo congiunto effettuato dal personale dell’Arpa di Brindisi e dai carabinieri del Noe di Lecce, su imput del prefetto di Brindisi, Valerio Valenti. 

I terreni sono di proprietà di una società attiva nel settore del fotovoltaico attualmente in curatela fallimentare. Nel sito sono stati stoccati numerosi sacchi e fusti colmi di rifiuti. Alcuni di questi si trovano all’interno del capannone fatiscente, esteso per circa 20mila metri quadri. Altri fusti si trovano all’esterno dell’immobile. 

Oltre all’amianto, gli uomini dell’Arpa e del Noe hanno trovato anche montagne di lana vetro, materiale elettrico, metalli e rocce provenienti da uno scavo. Nella zona sotto sequestro, infatti, erano iniziati i lavori di realizzazione delle basi in cemento, ma il cantiere, a un certo punto, si è interrotto. Da quanto si apprende da una nota della prefettura, “seguiranno altri sopralluoghi dell’Arpa per i necessari successivi approfondimenti e conseguenti interventi”.

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