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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Vertenza comparto elettrico: riprogrammati gli scioperi dei lavoratori brindisini

Il sindacato dei lavoratori elettrici, riprogrammerà tutti gli scioperi delle centrali di produzione nelle settimane che vanno dal 16 al 27 gennaio 2017

BRINDISI - Il Ministero dello Sviluppo Economico, sulla base della valutazioni tecniche del fabbisogno energetico del sistema elettrico italiano ha dichiarato incompatibili una serie di scioperi proclamati su tutto il territorio nazionale tra il 9 e il 13 gennaio da Filctem Flaei Uiltec in difesa e per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, scaduto ormai da oltre un anno.

Tra gli impianti dichiarati essenziali per la continuità del servizio elettrico, la Centrale Enel di Brindisi Sud, con lo sciopero della produzione di 24 ore previsto per il 13 gennaio ’17, per questo motivo il sindacato dei lavoratori elettrici, riprogrammerà tutti gli scioperi delle centrali di produzione nelle settimane che vanno dal 16 al 27 gennaio 2017.

A Brindisi sciopera Terna che gestisce la Rete di trasmissione di energia elettrica sul territorio nazionale attraverso i 72.000 KM di linee di alta tensione e l’intero Gruppo Enel, (Mercato, Servizi, e-distribuzione), ad eccezione della Centrale di Cerano per la quale sarà individuata una nuova data.  

I lavoratori che garantiscono il presidio tecnico-operativo della Centrale di Brindisi Nord, confluita in A2A Energie Future scioperano, come previsto, giovedì 12 gennaio’17.

In tutto il settore, resta confermato lo sciopero delle prestazioni del lavoro straordinario che si protrarrà fino al 16 gennaio 2017. I lavoratori reperibili di e-distribuzione, non svolgeranno lavori programmati sulla rete elettrica ma garantiranno solo il servizio di individuazione ed eliminazione di condizioni di pericolo a persone e/o cose, assicurando  in caso di interruzioni, la continuità del servizio ai cittadini.

Una mobilitazione, quella dei lavoratori elettrici, per rivendicare quanto contenuto nella piattaforma sindacale per il rinnovo del CCNL, la razionalizzazione ed il miglioramento dei meccanismi di relazioni industriali e di partecipazione nelle aziende e a livello di settore; la revisione degli assetti contrattuali con il potenziamento della contrattazione aziendale; la creazione di un sistema di tutele e solidarietà di settore; il miglioramento delle normative disciplinari e la conferma di alcuni diritti messi in discussione da normative di legge; misure migliorative riguardo la conciliazione fra tempi di vita e tempi di lavoro; rivisitazione della classificazione a livello aziendale; miglioramento delle normative in tema di riposi, controllo dell’orario di fatto, reperibilità.

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