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Cronaca

Rosa Marina, rilasciato sospettato

OSTUNI - E' caccia al responsabile, ad Ostuni, dopo l'aggressione ai danni di un 17 barese (Francesco A.) avvenuto durante una festa in spiaggia a Rosa Marina intorno all'1 dell'11 agosto. Il giovane versa ancora in prognosi riservata dopo essere stato colpito con un portaghiaccio che gli ha provocato una frattura al cranio. Sulle tracce dell’aggressore c’è il commissariato di polizia di Ostuni, che ha già messo a confronto un giovane sospettato con gli amici della vittima, i quali però non lo avrebbero riconosciuto.

OSTUNI - E' caccia al responsabile, ad Ostuni, dopo l'aggressione ai danni di un 17 barese (Francesco A.) avvenuto durante una festa in spiaggia a Rosa Marina intorno all'1 dell'11 agosto. Il giovane versa ancora in prognosi riservata dopo essere stato colpito con un portaghiaccio che gli ha provocato una frattura al cranio. Sulle tracce dell’aggressore c’è il commissariato di polizia di Ostuni, che ha già messo a confronto un giovane sospettato con gli amici della vittima, i quali però non lo avrebbero riconosciuto.

Indagini sono in corso tra varie comitive di giovani villeggianti baresi, napoletani e del posto. Avrebbe dovuto essere una allegra serata con due coetanei al lido Rodos, a Rosa Marina (Ostuni), dove in spiaggia era in corso un evento con ingresso libero, ma per i tre amici minorenni, tutti di Bari, ha rischiato di trasformarsi in tragedia. La vittima, finita in prognosi riservata nell’ospedale Perrino di Brindisi si sarebbe ribellata ad un gruppetto di quattro o cinque ragazzi che si divertivano a bersagliare lui, un suo amico coetaneo e la sua fidanzata, con dei cubetti di ghiaccio.

La vittima non ha avuto nemmeno il tempo di chiedere al gruppo di smetterla. Fulminea e feroce l’aggressione, al minimo accenno di reazione verbale. Uno dei componenti del branco si sarebbe staccato dal gruppo aggredendo ripetutamente il 17enne a colpi portaghiaccio fino a lasciarlo esanime al suolo in una pozza di sangue. Dopo l'assalto il branco si è dato alla fuga facendo perdere le tracce. Il ragazzo è arrivato al Perrino intorno alle 3. Lotta per la vita, nel reparto di neurochirurgia, con diversi traumi e fratture al capo, un ematoma alla fronte.

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