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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca San Pietro Vernotico

S.Pietro, bilancio di previsione non approvato: nominato commissario ad acta

Nominato per il Comune di San Pietro Vernotico un commissario ad acta con i poteri della giunta comunale, per l'approvazione dello schema del bilancio di previsione dell'anno 2017

SAN PIETRO VERNOTICO – Nominato per il Comune di San Pietro Vernotico un commissario ad acta con i poteri della giunta comunale, per l’approvazione dello schema del bilancio di previsione dell’anno 2017. Si tratta del dottor Michele Albertini, vice prefetto già dirigente del servizio contabilità e gestione finanziaria presso la Prefettura di Brindisi. La decisione del prefetto di Brindisi Annunziato Vardè di commissariare l’ente in riferimento all’elaborazione del documento contabile, giunge in seguito alla mancata approvazione del bilancio annuale di previsione entro i termini stabiliti dal Decreto Milleproroghe per il 2017 che ha fissato lo slittamento al 31 marzo dei termini per l’approvazione dei bilanci di previsione per gli enti locali, con proroga di 20 giorni.

Secondo il consigliere di opposizione Pasquale Rizzo, ex sindaco di San Pietro, che è intervenuto sulla questione con un comunicato inviato agli organi di informazione, questo procedimento è “l’anticamera dello scioglimento del Consiglio Comunale”. Rizzo propone le dimissioni dell’amministrazione Comunale guidata da Maurizio Renna.

“Ritengo che sia più dignitoso dimettersi oggi e non attendere gli esiti del lavoro che farà il commissario. La Giunta ha approvato l’avvio del pasquale Rizzo1-2procedimento di pre-dissesto per il nostro Comune, pensando bene di eludere gli obblighi di Legge che impongono l’approvazione di un bilancio di previsione prima di avviare il predetto procedimento. Naturalmente il Ministero degli Interni e la Prefettura non hanno potuto che prendere atto di tale illegittimità e della incapacità di gestire il nostro Comune, per cui il Prefetto ha nominato il dottor Albertini, vice Prefetto in Brindisi, commissario ad acta con i compiti della Giunta Comunale per approvare il bilancio di previsione 2017 da sottoporre poi alla analisi ed approvazione del Consiglio Comunale. E’ l’art. 141 del Tuel che prevede questa ipotesi nel caso in cui la Giunta non abbia approvato uno schema di bilancio. Di certo siamo convinti che il procedimento è l’anticamera dello scioglimento del Consiglio Comunale, perché le relazioni dei revisori dei Conti e del servizio ragioneria non danno spazio a differenti soluzioni. Salvo a prevedere che i responsabili di Area possano cambiare le carte in tavola (ma conoscendo la rettitudine e capacità professionale del dr. Albertini ciò non passerà inosservato)”.

Rizzo ricordando il referto del revisore che contesta quasi 2 milioni di residui attivi prescritti, dei danni derivanti dalla mancata riscossione di tributi e canoni, propone le dimissioni dei consiglieri di maggioranza “E’ mai possibile che nonostante i tanti referti, nonostante i tanti riscontri rispetto a problematiche oggettive, nonostante sia sotto gli occhi di tutti che questa Amministrazione ha mandato alla deriva un intero Paese, nonostante la Prefettura abbia inviato il Commissario ad acta i consiglieri di maggioranza non sentano la necessità di effettuare uno scatto di orgoglio, di togliere anche al Prefetto o al Ministero il disagio di adottare atti necessari ma forti, di prendere atto dell’obbligo morale di non dare il colpo di grazia ad un Paese agonizzante. Cosa altro è necessario aspettare: che la Corte dei Conti faccia sentire la sua voce per addebitare ulteriori responsabilità omissive? Che anche il nostro consiglio Comunale sia sciolto da Autorità superiori e non dalla dignità di ciascuno di noi, dall’obbligo che chiunque abbia un minimo di morale dovrebbe avvertire di rispettare il popolo”.

“Non se ne può più: attendiamo di verificare l’operato del dr. Albertini (con il quale ho condiviso il gruppo ristretto nell’ambito della vicenda Nubile in Oga e del quale ho apprezzato competenza e professionalità), ma soprattutto attendiamo di capire quando finalmente sarà nominato un commissario che svolga piene funzioni ed amministri il nostro Paese con capacità tecnica e gestionale, per tentare di risollevarne le sorti. Oggi ogni consigliere può mettere sul piatto della bilancia la sua dignità, la sua morale, ma anche l’attaccamento al proprio paese dimostrando quanto le qualità morali positive siano superiori all’attaccamento alla poltrona. Non si tratta di darla vinta a qualcuno, ma di far vivere il nostro paese”.

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