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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Spostati e reimpiantati gli ulivi lungo la "strada dei due mari"

La rettifica della provinciale 74 Mesagne-San Pancrazio. Un cantiere aperto da dieci anni

Era cominciata negli anni scorsi l’iniziativa di un sottufficiale in congedo di San Pancrazio Salentino, Francesco Greco, contro l’impatto sul paesaggio agrario dei lavori di rettifica ed ampliamento della provinciale 74, nel tratto tra Mesagne e San Pancrazio Salentino. Soprattutto, in difesa degli ulivi che ne circondano il percorso. Si può dire oggi che si tratta di una battaglia vinta, visto che gli ulivi sono stati spostati e reimpiantanti, e non abbattuti. Del resto, ci sono le nuove normative regionali intervenute a tutela di questi alberi.

Nel 2015 Greco, che aveva già sottoposto il caso al presidiente protempore della Regione Puglia, Nichi Vendola, aveva scritto una lunga lettera al nuovo governatore Michele Emiliano per protestare contro gli effetti collaterali del cantiere della cosiddetta “strada dei due mari”, che deve collegare più agevolmente la provincia di Brindisi allo Ionio sulla costa di Torre lapillo-Porto Cesareo, e quella zona turistica all’Aeroporto del Salento passando da Mesagne sulla statale 7 per Brindisi, e quindi sulla 379 sino allo svincolo per lo scalo aereo.

Il nuovo percorso della strada provinciale, che avrà quattro corsie, elimina tutte le curve che rendevano lento e pericoloso il vecchio sedime. L’opera è stata cantierizzata nel 2008 ma ancora a 10 anni di distanza non è stata completata, dopo i soliti problemi di contenziosi dopo l’aggiudicazione dell’appalto e il trasferimento dei fondi per gli interventi. Insomma, un lungo periodo in cui i problemi di collegamento tra i due mari non stati congelati, ma sono peggiorati.

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