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Cronaca

San Donaci: Fiamme nell’autosalone, il racket torna a mordere

SAN DONACI - Un violento incendio ha investito la notte scorsa l’autosalone “Autodream”, sito a San Donaci, in via Cellino. Diverse le autovetture che hanno riportato danni. Tre utilitarie, in particolare, sarebbero state sostanzialmente avvolte dalle fiamme. Incerte, al momento, la natura del rogo. L’ipotesi più accreditata purtroppo è anche la più inquietanti. Appare assai probabile, infatti, la matrice dolosa. Resta semmai avvolto nel mistero il possibile movente dell’azione criminale.

SAN DONACI - Un violento incendio ha investito la notte scorsa l’autosalone “Autodream”, sito a San Donaci, in via Cellino. Diverse le autovetture che hanno riportato danni. Tre utilitarie, in particolare, sarebbero state sostanzialmente avvolte dalle fiamme. Incerta, al momento, la natura del rogo. L’ipotesi più accreditata purtroppo è anche la più inquietante. Appare assai probabile, infatti, la matrice dolosa. Resta semmai avvolto nel mistero il possibile movente dell’azione criminale.

A lanciare l’allarme, attorno all’una e trenta di notte, sono stati alcuni automobilisti di passaggio, accortisi del fumo che fuoriusciva dal capannone industriale. Fiamme piuttosto alte quelle propagatesi poi anche nel piazzale esterno, a ridosso del capannone e che nel giro di pochi secondi avrebbero avvolto le prime autovetture, sino ad investire del tutto la struttura coperta, coibentata con materiale facilmente infiammabile.

Sul posto è accorsa prontamente una squadra dei vigili del fuoco del Comando provinciale di Brindisi, impegnata dapprima a domare l’incendio e successivamente ad eseguire, sotto il chiarore delle fotoelettriche, un primo sopralluogo tecnico finalizzato a comprendere l’origine del rogo.

Tutt’ora in corso l’inventario delle auto danneggiate. Sarebbero comunque una decina, tre delle quali in maniera significativa.

Il tempestivo intervento dei pompieri ha evitato il peggio, consentendo di circoscrivere l’incendio. Domato il fuoco, resta il giallo sulla grave azione delittuosa.

Sul posto, insieme ai vigili del fuoco, sono  intervenuti, per i rilievi e le verifiche di rito, i carabinieri della Stazione di San Donaci.

Fiamme alte. E fitto il mistero. Un falò tutto da ricostruire, dunque, quello che nel cuore della notte.

Indagini sono in corso per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto, nonché per accertare le cause. La pista più probabile spingerebbe a ipotizzare che si sia trattato di un incendio doloso. Non è escluso, dunque, che a produrre la prima fiammata possa essere stata una discreta quantità di liquido infiammabile. E’ probabile che il malviventi abbiano scavalcato il muretto di recinzione per accedere all’interno dell’area parcheggio privata per spingersi sino al capannone. Resta da capire se si sia trattato del gesto di vandali oppure di una azione mirata a punire: forse un dispetto, forse una intimidazione.

I militari - impegnati in queste ore in una specifica attività finalizzata all’accertamento del movente e all’identificazione dei malfattori, responsabili dell’incendio dell’autovettura - hanno ascoltato a lungo il i titolari della società “AutoDream”, allo scopo di raccogliere elementi e riscontri utili a fare chiarezza su quanto accaduto.

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