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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca San Pietro Vernotico

Cagna legata a una pietra e lasciata in campagna: liberata grazie a Facebook

Da Savona a San Pietro Vernotico passando da Cellino San Marco, muovendo associazioni di volontariato, medici veterinari, agenti della polizia locale e cittadini

SAN PIETRO VERNOTICO – Da Savona a San Pietro Vernotico passando da Cellino San Marco, muovendo associazioni di volontariato, medici veterinari, agenti della polizia locale e cittadini. È questo il percorso della macchia della solidarietà che si è mossa da Nord a Sud dell’Italia in sole poche ore (ma virtualmente) per salvare un cane, meticcio di pastore tedesco, legato a una pietra con una corda e apparentemente abbandonato nelle campagne di San Pietro Vernotico, precisamente in via Raffaello Sanzio, in contrada Artisti. I volontari si sono mossi dapprima su Facebook, da bacheca in bacheca, condividendo post, e poi fisicamente. Un agente della polizia locale, un veterinario e alcuni cittadini si sono recati sul posto per liberare la cagnetta. Che ora ha un nome “Jessi” e cerca un padrone.

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Tutto è iniziato alle prime ore del giorno di lunedì 20 giugno quando un animalista di Cellino San Marco, Giuseppe Mazzotta, a capo dell’associazione “Il senso della vita”, ha trovato, nella cassetta della posta una chiavetta Usb che conteneva le foto di un cane legato a una pietra con una corda cortissima. “Non so da quanto tempo stava quella chiavetta nella mia cassetta della posta, si trova davanti a un’abitazione che frequento raramente – spiega Mazzotta – ricevo tante segnalazioni anonime su animali abbandonati o legati nelle campagne, non sempre posso verificare l’attendibilità di persona, ma questa volta le informazioni che mi sono state inviate, anche se non avevano un mittente, mi sono sembrate veritiere. Purtroppo avevo impegni personali gravi e urgenti, l’unica cosa che potevo fare in quel momento era pubblicare quelle foto su Facebook. C’era anche una mappa che indicava il punto preciso in cui si trovava l’animale, nella lettera c’era scritto che il cane era perennemente legato e senza riparo”.  Certo viene da chiedersi perché chi ha scoperto quella situazione ha pensato più a fotografare il cane e spedire le foto, invece di contattare egli stesso le forze dell’ordine.

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Nel giro di poche ore il post pubblicato da Giuseppe Mazzotta ha fatto il giro del social network Facebook. La Fondazione Virio con sede a Savona (Liguria) si è interessata al caso, così come un veterinario di San Pietro e altri cittadini. È stato informato il comando della Polizia locale ed è stato inviato un agente sul posto. Purtroppo la segnalazione inviata via posta all’animalista di Cellino San Marco si è rivelata fondata. Tra pietre e pezzi di legno, c’era una cagnetta, quasi immobile per via della dimensione ridotta della corda. Se ha un padrone non è dato sapere, certo è che è stata immediatamente liberata e presa in custodia dal veterinario. La Fondazione Virio, sulla sua pagina Facebook, successivamente ha aggiornato gli utenti sulla situazione.

“La pastorina che chiameremo Jessi è salva ed è sotto tutela della la fondazione Virio che pubblicamente ringrazia il maresciallo Mariano della guardia municipale di San Pietro Vernotico per il tempestivo intervento dopo la telefonata a cui è seguita la legale richiesta scritta della stessa fondazione e il veterinario Pietro De Rocco per il pronto ricovero della lupetta che a giorni faremo sterilizzare oltre che munire di legale microchip presso il suo ambulatorio. La fondazione Virio oggi ringrazia commossa anche il sano volontariato che da Nord a Sud dell'Italia si è prontamente mosso dando dimostrazione che riunito, senza tante stupide e sterili polemiche, può creare una grande forza compatta e in poche ore salvare una povera creatura”. 

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