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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca San Pietro Vernotico / Via Albatros

Apre il centro interculturale realizzato su un terreno confiscato alla mafia 

naugurato ieri, venerdì 6 novembre, il centro interculturale realizzato su un terreno confiscato alla criminalità organizzata e destinato agli stranieri ma non solo. Si trova a San Pietro Vernotico tra via Albatros e via Ibis, in contrada “Canimazzi”. L'immmobile è destinato a finalità sociali, per l'integrazione e l'intercultura

SAN PIETRO VERNOTICO - Inaugurato ieri, venerdì 6 novembre, il centro interculturale realizzato su un terreno confiscato alla criminalità organizzata e destinato agli stranieri ma non solo. Si trova a San Pietro Vernotico tra via Albatros e via Ibis, in contrada “Canimazzi”. L'immmobile è destinato a finalità sociali, per l'integrazione e l'intercultura ed è rivolto a cittadini stranieri e italiani, oltre che essere anche centro di accoglienza notturna. Il progetto la cui gara è stata vinta dalla cooperativa sociale “Il Sogno” vede come partner ufficiali lo “Sportello dei Diritti” e l’associazione “Teranga”, un esempio a livello nazionale del riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati alle mafie.

La realizzazione della struttura è stata finanziata con i fondi europei messi a disposizione dalla Regione ottenuti nell’ambito del “Po Fesr Puglia 2007-2013 inaugurazione centro interculturale-2Asse III “Inclusione sociale e servizi per la qualità della vita e l’attrattività territoriale” Linea 3.4 “Interventi per la legalità e la sicurezza” Azione 3.4.1 – Accordi di Programma con gli Ambiti territoriali Sociale per la  Infrastrutturazione sociale di interventi per il potenziamento della rete di strutture e servizi per la prevenzione ed il contrasto dello sfruttamento, della tratta e della violenza di donne, minori e cittadini stranieri immigrati”.

Il lavori sono costati 675mila euro di cui 450mila a carico della Regione e 150mila sostenuti da Comune. L'edificio, sviluppato su più piani è composto da: “Centro interculturale” (al piano terreno), dove c'è la sala reception, la sala convegni-biblioteca multimediale, il laboratorio informatico, il laboratorio di orientamento artigianale senza l’utilizzo di macchine utensili e il servizio igienico (attrezzato anche per disabili); un “Centro notturno di accoglienza”, composto da 4 camere da letto doppie, due servizi igienici, distinti per sesso e idonei anche ai portatori di handicap, camera per operatore con servizio e sala comune suddivisa in ambiente colazione e spazio di ricevimento.“

inaugurazione il sogno1-2Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, nell’esprimere le proprie lodi per la bella fine cui è giunto un immobile confiscato alla criminalità attraverso l’impegno dell’amministrazione del Comune del brindisino e per la soddisfazione circa l’accordo di partenariato raggiunto con la cooperativa “Il Sogno”, ritiene opportuno ricordare che la legge n. 109 del 1996 prevede infatti, il riutilizzo sociale dei beni confiscati in tutto lo stivale, mediante l’assegnazione dei patrimoni e delle ricchezze di provenienza illecita ad associazioni di volontariato, cooperative sociali, oppure in via prioritaria ai Comuni, che  hanno il compito di amministrare direttamente i beni oggetto di confisca, al fine di restituirli alla cittadinanza, tramite servizi, attività di promozione sociale e lavoro.

Siamo certi, infatti, che il progetto in questione porterà sicuramente sviluppo e ricchezza per il territorio interessato sia in termini sociali attraverso l’implementazione di processi virtuosi in termini d’integrazione dei migranti ma anche in quelli economici per le ricadute occupazionali e per l’attrattività in termini progettuali, che ne deriveranno.

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