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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca San Pietro Vernotico

Nuovo regolamento su scavi nel suolo: sanzioni per chi non ripristina le strade

Soldi per riparare le strade non ce ne sono ma da novembre prossimo, almeno, chi le rompe le deve sistemare, altrimenti va incontro a sanzioni e risarcimento di eventuali danni. Accade a San Pietro Vernotico, dove l'8 ottobre scorso, è stato approvato il Regolamento comunale per "l'esecuzione di scavi su suolo e sottosuolo pubblico o di uso pubblico"

SAN PIETRO VERNOTICO – Soldi per riparare le strade non ce ne sono ma da novembre prossimo, almeno, chi le rompe le deve sistemare, altrimenti va incontro a sanzioni e risarcimento di eventuali danni. Accade a San Pietro Vernotico, dove l’8 ottobre scorso, è stato approvato il Regolamento comunale per “l’esecuzione di scavi su suolo e sottosuolo pubblico o di uso pubblico”. Un provvedimento su cui l’assessore all’urbanistica, Marcello Bracciale, insieme allo staff tecnico, ha lavorato per due anni e che allinea il Comune di San Pietro Vernotico con le municipalità più evolute dove il bene pubblico viene tutelato attraverso apposite norme che disciplinano il comportamento di tutti: semplici cittadini e aziende. Una vera e propria novità per il Paese caratterizzato sempre più da strade rotte e dissestate a causa di lavori sull’asfalto che non vengono eseguiti a regola d’arte.

Il nuovo Regolamento, come si legge, nella parte introduttiva, infatti, “riguarda tutti i soggetti, pubblici e privati che, a qualunque L'auto ferma in via Torchiarolo dopo l'incidentetitolo, eseguono interventi di scavo e conseguente ripristino sulle aree pubbliche o di uso pubblico del territorio comunale, con l’obiettivo di razionalizzare la posa e gestione dei servizi tecnologici, in modo da ottimizzare la qualità dei servizi favorendo la necessaria tempestività degli interventi e consentendo, nel contempo, regolarità del traffico veicolare e pedonale, al fine di evitare disagio alla popolazione nell’area interessata dai lavori” (nella foto a destra un incidente causato dalle strade rotte)

Chi rompe l’asfalto per eseguire qualunque tipo di opera, quindi, deve restituirlo alla comunità integro e sicuro, senza parti sconnesse o evidenti segni di rattoppo, livellato con la parte di carreggiata integra: “Purtroppo non sono previsti finanziamenti per rifare le strade ma certo è che se si rompono non è colpa del Comune ma di chi le apre per eseguire lavori e non le ripristina correttamente – spiega l’assessore all’urbanistica Marcello Bracciale – senza un regolamento comunale che disciplina questi servizi non si può pretendere nulla da chi si occupa di impianti di questo tipo, da adesso in poi cambia tutto. Ogni canale o fossa deve essere chiuso come si deve e l’opera deve riguardare mezza carreggiata, non solo la parte interessata dallo scavo, in questo modo si riusciranno pian piano ad avere strade nuove”.

Il regolamento, approvato da tutti i consiglieri presenti al consiglio comunale dell’8 ottobre, contiene 44 articoli che disciplinano ogni aspetto delle opere che vengono eseguite nel sottosuolo e tutto l’iter burocratico che deve essere eseguito.L’azienda che opera è soggetta al rilascio di una cauzione, alla comunicazione dell’inizio e della fine dei lavori e a sanzioni in caso di violazione delle norme disciplinate nel regolamento. Nella domanda, ad esempio, dovranno essere allegate foto che ritraggono il tratto interessato dagli scavi sia prima che dopo l’intervento. E se non viene esposto il cartello che indica l’inizio e la fine dei lavori si rischia la sanzione.

Naturalmente agenti della polizia locale e tecnici comunali vigileranno per il rispetto di tutte le regole contenute nel documento. “Solo in questo modo si vedrà la fine di strade distrutte e risarcimenti da parte del comune per i danni causati ai cittadini dalle buche nell’asfalto. Naturalmente per evitare esborsi impropri di denaro verrà fatto un censimento di tutte le buche presenti nel paese in modo da tenere tutto il territorio sotto controllo e capire a chi attribuire il danno”.

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