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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Ostuni

San Vito: addio all’operaio dottore

SAN VITO DEI NORMANNI - “Signore raccogli le lacrime dei genitori, consola loro, accogliendo tra le tua braccia un giovane che ha vissuto nella fede: con amore e col sudore”. Don Franco Maldarella, parroco della Chiesa di Santa Rita, a San Vito dei Normanni, ha esordito così, dinanzi alla salma di Caludio Maggi.

SAN VITO DEI NORMANNI -  “Signore raccogli le lacrime dei genitori, consola loro, accogliendo tra le tua braccia un giovane che ha vissuto nella fede: con amore e col sudore”. Don Franco Maldarella, parroco della Chiesa di Santa Rita, a San Vito dei Normanni, ha esordito così, dinanzi alla salma di Claudio Maggi.

Un lungo corteo ha accompagnato il feretro del ventinovenne operaio sanvitese, laureato in Beni Culturali e laureando in ingegneria, vittima lunedì scorso di un fatale incidente sul lavoro: un volo di 12 metri, dal 3° piano di una palazzina di via Oronzo Emanuele Orlando, a Ostuni.

Nel giorno del dolore, c’è spazio soltanto per la preghiera, per le lacrime, per l’ultimo, straziante saluto: “Sulla vita terrena di Claudio è calata la sera. Ma è nata un’alba eterna: Lui è con noi. E lo sarà per sempre”. Parole di conforto, quelle che dal pulpito si sono levate, raggiungendo la prima fila: lì dove, spezzati dal dolore, c’erano il papà e la mamma di Claudio, insieme ai fratelli, e alla fidanzata del ventinovenne. A lei l’ultima parola, l’ultimo saluto, rotto dal pianto. Una testimonianza struggente, la sua lettera: “Ciao Claudio, ciao amore mio. Sarai per sempre il mio angelo.  Quanti sogni abbiamo coltivato insieme. Con il tuo sorriso hai conquistato tutti. E tutti oggi siamo qui. Non ti dimenticheremo mai. Sarai per sempre il mio angelo”.

Cresciuto e maturato tra libri e cantieri, al fianco del padre (Giovanni, 56 anni, titolare della piccola impresa edile di famiglia), Claudio è deceduto nella tarda mattinata di lunedì scorso, mentre era impegnato nei lavori di ristrutturazione di un appartamento privato, in pieno centro a Ostuni.

Il Sostituto procuratore Giuseppe De Nozza, Pubblico ministero di turno e titolare delle indagini, nel pomeriggio di ieri aveva disposto la restituzione ai familiari della salma. A margine dell’ispezione cadaverica, il magistrato aveva infatti ritenuto più che sufficienti gli elementi raccolti. Riscontri tanto evidenti da non rendere necessaria l’autopsia.

L’inchiesta, intanto, punta ad appurare altri aspetti legati alla morte del ragazzo, ossia a fare emergere le eventuali anomalie nel piano di sicurezza predisposto dalla Direzione dei lavori. Su questo fronte sono impegnati gli agenti del Commissariato di polizia di Ostuni, coordinati dal Dirigente Francesco Angiuli.

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