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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca San Vito dei Normanni

Cresima e comunione: dopo la maxi rissa al ristorante arriva il conto della giustizia

In due hanno scelto di patteggiare la pena durante il processo per direttissima. I fatti sono accaduti domenica 8 maggio, tafferugli tra due tavolate, almeno 20 persone coinvolte

SAN VITO DEI NORMANNI - La cresima e la comunione sono due eventi che restano impressi. Così come resta impresso quanto successo l'8 maggio scorso in un ristorante-sala ricevimenti di San Vito Dei Normanni, dove è scoppiata una maxi rissa tra due distinte tavolate. Alla fine si sono contate tre persone fermate dai carabinieri. Si tratta di A.D.I., sanvitese 32enne, di G.N., sanvitese di 53anni (entrambi difesi dall'avvocato Andrea D'Agostino) e di A.P., oritano 30enne (difeso dall'avvocato Pasquale Fistetti). Adesso ai primi due, la giustizia presenta il conto: hanno scelto il patteggiamento, un anno e quattro mesi a testa. Il terzo imputato ha optato per il dibattimento.

Cresima vs comunione

La vicenda è stata ricostruita nei termini seguenti. E' l'8 maggio, pomeriggio. Nel ristorante di San Vito Dei Normanni ci sono due distinte tavolate. La prima è composta da sanvitesi, sono lì per festeggiare una comunione. L'altra tavolata è composta da oritani, loro festeggiano una cresima. Le versioni fornite in seguito ai carabinieri sono discordanti. Pare che tutto nasca da una discussione animata al tavolo dei sanvitesi. Il tafferuglio si sarebbe quindi esteso anche all'altro tavolo. La situazione degenera in fretta, tanto che vengono chiamati i carabinieri della compagnia di San Vito Dei Normanni.

L'arrivo dei carabinieri

Arrivano due militari, che provano a riportare la calma. E non è un compito facile. Nella sala vola di tutto, piatti, bicchieri, posate. Ci sono almeno 20 persone intente a spintonarsi. Volano anche pugni e schiaffi. I carabinieri intervengono, alla fine dovranno arrivare rinforzi. In particolare, A.D.I. e A.P. - il primo sanvitese e il secondo oritano - sono particolarmente attivi da questo punto di vista. L'oritano inveisce contro il sanvitese, che reagisce con un pugno al volto. Tutto davanti agli occhi dei militari. Anche G.N. non si dà per vinto e continua a dimenarsi. Una volta riportata la calma, questi ultimi arrestano i tre. Domiciliari per i sanvitesi, obbligo di dimora per l'oritano, piantonato intanto presso l'ospedale Perrino, in quanto ferito in seguito al pugno ricevuto. 

I tre a processo

Gli arresti vengono convalidati, si farà il processo per direttissima. l pm che si occupa del caso è Gualberto Buccarelli della Procura di Brindisi. Il giudice è Adriana Almiento del Tribunale del capoluogo adriatico. La prima udienza si svolge il 10 maggio. Tutti e tre devono rispondere di rissa aggravata, A.D.I. di lesioni colpose e resistenza a pubblico ufficiale. Anche G.N. deve rispondere di quest'ultimo reato. Il 14 giugno il giudice accoglie la richiesta di patteggiamento avanzata dall'avvocato D'Agostino: un anno e quattro mesi per A.D.I. e G.N. Il 16 giugno vengono revocate per loro due le misure cautelari. Nella sentenza sono state riconosciute la attenuanti equivalenti alle aggravanti. Per la terza persona chiamata in causa, A.P., si procederà con il dibattimento.

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