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Cronaca

Santa Teresa: il prefetto chiede la revoca delle procedure di licenziamento

Conclusa la riunione, convocata quest'oggi (lunedì 11 luglio) dal Prefetto di Brindisi Annunziato Vardè, per fare il punto sulla difficile situazione dei lavoratori Santa Teresa alla presenza dei parlamentari e delle parti sindacali

BRINDISI - Conclusa la riunione, convocata quest’oggi (lunedì 11 luglio) dal Prefetto di Brindisi Annunziato Vardè, per fare il punto sulla difficile situazione dei lavoratori Santa Teresa alla presenza dei parlamentari Elisa Mariano (Pd) , Pietro Iurlaro (Ala), Toni Matarrelli (ex Sel), Salvatore Tomaselli (Pd), Vittorio Zizza (CoR), del consigliere regionale Bozzetti (M5S), del rappresentante della task force regionale Stasi, del presidente della Provincia Bruno insieme ai consiglieri provinciali, dello staff della Provincia, della società Santa Teresa, delle organizzazioni sindacali, dei lavoratori della Santa Teresa. (In basso i paralamentari presenti alla riunione)

riunione santa teresa prefettura 1-2

Quest’ultimi vivono da mesi con la minaccia di perdere il proprio posto di lavoro a causa della situazione economica in cui naviga la società partecipata. Tra manifestazioni di protesta e incontri con sindacati e politici, i 122 dipendenti della Santa Teresa vedono sempre più vicino lo spettro del licenziamento, tanto che, pochi giorni addietro, la notizia di avvio delle procedure di mobilità aveva spinto i dipendenti in tuta arancione a occupare, pacificamente, le sale della Provincia.

La riunione di oggi è servita a interagire con i parlamentari del territorio per far si che questa situazione possa trovare qualche spiraglio nell’azione di governo, per questo i parlamentari oggi presenti hanno chiesto del tempo per sperare di poter modificare le decisioni del governo, anche se i continui tagli all’ente provinciale lasciano intendere che ci sia troppo poco spazio di manovra. (In basso i rappresentanti sindacali presenti al tavolo dei lavori)

riunione santa teresa prefettura 2-2-2

Per quanto riguarda i 5.8 milioni di euro “promessi” dalla Regione, sono stati sbloccati con una delibera della passata settimana e destinati alla Santa Teresa, ma la Provincia ha dichiarato, ancora una volta, che quei soldi devono entrare nel bilancio generale, se così non fosse l’ente si ritroverà in stato di pre-dissesto.

Una situazione complicata insomma che non fa altro che allontanare sempre più le possibilità di lieto fine per i 122 dipendenti della Santa Teresa.

Intanto il Prefetto Vardè ha chiuso la riunione rinnovando l’invito alla Santa Teresa di revocare la procedura di licenziamento per tutti e 120 i dipendenti. Venerdì 15 Luglio si riunirà un comitato tecnico ristretto che valuti gli avvenimenti parlamentari e regionali senza la presenza delle organizzazioni sindacali, mentre tutti i partecipanti all’incontro di oggi si riuniranno, ancora una volta, venerdì 22 Luglio.

Di seguito le dichiarazioni dei politici presenti all'incontro odierno in Prefettura:

Gianluca Bozzetti, consigliere regionale M5S: “Nessun passo in avanti è stato fatto nella risoluzione della vertenza lavorativa, ognuno ha ribadito la propria posizione. Nonostante la presenza di quasi tutti i deputati e senatori brindisini, l’unica novità che si è riusciti a strappare è la possibilità di vedere l’attuazione del comma 754 della legge di stabilità 2016 solo tra qualche settimana. Parliamo della ridistribuzione prevista per legge di circa 245 milioni di euro destinate alle attività di edilizia scolastica e manutenzione stradale. Fondi che dovevano essere destinati entro il 28 febbraio ma che ad oggi ancora latitano. Parliamo comunque di una cifra tra i 2 e i 4 milioni che allungherebbe solo di pochi mesi la vita alla Santa Teresa Spa”. 

Duro invece il commento in merito alla delibera regionale del 7 Luglio che ha svincolato i circa 5,8 milioni di euro a favore dell’ente provinciale: “E’ stata condotta una battaglia dai lavoratori e dai sindacati per far sbloccare i 5,8 milioni di euro che sarebbero serviti per far respirare la Santa Teresa. Fatta la delibera apprendiamo che tali disponibilità, nonostante l’indirizzo regionale per la Santa Teresa, sono in realtà vincolati per legge (comma 758, legge di stabilità 2016) al bilancio provinciale e non alle sue  partecipate. A questo punto due semplici domande sorgono spontanee: o Regione e provincia non avevano ben compreso il testo di legge o più semplicemente si è preferito prendere in giro i lavoratori nella speranza di guadagnare facili consensi. La legittimità giuridica di quei fondi non può essere messa in discussione, dichiarare il contrario significa illudere i lavoratori e alimentare solo altre guerre tra poveri.”

Vittorio Zizza, senatore CoR: “La vertenza della Santa Teresa non può più aspettare, bisogna mettere in campo tutte le forze possibili e lavorare in sinergia, altrimenti dal prossimo 31 luglio 122 lavoratori resteranno a casa. Gli emendamenti presentati dai CoR alla Camera dei Deputati sono proposte serie per affrontare questa emergenza, vi sono regioni come la Calabria e la Sicilia dove in casi simili si sono adottati provvedimenti eccezionali- continua il parlamentare - bisognerebbe prendere esempio. Ciascuno si deve assumere e proprie responsabilità. Non si può giocare con il futuro di 122 famiglie, noi abbiamo dato piena disponibilità a partecipare a un tavolo ristretto pur di trovare una soluzione”

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