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Cronaca

Santa Teresa, fumata grigia: niente accordo sui tagli

Fumata grigia per la società in house della Provincia di Brindisi, la Santa Teresa, con una opposizione dei sindacati al taglio dell’orario di lavoro per il tempo pieno e per gli affidamenti che la Provincia si dichiara disposta a prorogare solo sino al 31 agosto

BRINDISI – Fumata grigia per la società in house della Provincia di Brindisi, la Santa Teresa, con una opposizione dei sindacati al taglio dell’orario di lavoro per il tempo pieno e per gli affidamenti che la Provincia si dichiara disposta a prorogare solo sino al 31 agosto, mentre le organizzazioni dei lavoratori chiedono che il passaggio al 75 per cento avvenga dopo il 30 settembre, fermo restando il mantenimento del cento per cento della forza lavoro e degli affidamenti.

Questa la situazione che si evince dal verbale dell’incontro avvenuto in prefettura mercoledì mattina, con la partecipazione anche della task force per l’occupazione della Regione Puglia, che dal canto suo ha anticipato che ritiene utili allo sblocco degli avanzi vincolati del bilancio della Provincia i percorsi stabiliti dal consiglio provinciale sino al 31 dicembre 2016, augurandosi  che ente e sindacati trovino un accordo sulla necessaria flessibilità dell’organizzazione del lavoro necessaria appunto al mantenimento delle proroghe sino alla fine dell’anno.

La Provincia, come già detto, intende infatti mantenere gli l’impegno sugli step deliberati dal consiglio provinciale l’1 agosto, con la disponibilità a rinviare solo sino al 31 del mese in corso il taglio del 25 per cento sugli orari di lavoro, anticipando che il rispetto del budget disponibile per la Santa Teresa prevede però che dall’1 settembre intervenga un ulteriore taglio del 25 per cento, a meno che le proposte avanzate al tavolo non trovino finanziamento da parte della Regione Puglia.

Il Sepac della Regione Puglia si è impegnato a favorire un approfondimento presso gli uffici regionali dei progetti concordati tra società Santa Teresa e Provincia di Brindisi per la sopravvivenza della controllata sino al 31 dicembre 2016. Insomma, dal 31 agosto, se non interverranno fatti nuovi, è presumibile che ricominci il braccio di ferro.

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