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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Santa Teresa, l'appello dei lavoratori: "Urge un nuovo incontro"

E’ una disperata richiesta d’aiuto quella rivolta dai 38 lavoratori della società Santa Teresa sull'orlo del licenziamento, alla deputata del Pd Teresa Bellanova, al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, all’assessore allo Sviluppo Economico, Loredana Capone, e al presidente della Provincia di Brindisi, Maurizio Bruno

BRINDISI – E’ una disperata richiesta d’aiuto quella rivolta dai 38 lavoratori della società Santa Teresa sull'orlo del licenziamento, alla deputata del Pd Teresa Bellanova, al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, all’assessore allo Sviluppo Economico, Loredana Capone, e al presidente della Provincia di Brindisi, Maurizio Bruno. Attraverso una lettera aperta, i dipendenti della ditta partecipata della Provincia di Brindisi hanno ripercorso l’odissea vissuta negli ultimi mesi.

Venuta meno la disponibilità di risorse finanziare da parte della Regione per sostenere dei progetti presentati dai dirigenti della Santa Teresa, l’ente provinciale ha dovuto procedere con le lettere di licenziamento. Nei confronti degli altri lavoratori della ditta, invece, verrà avviata la procedura di mobilità. Si tratta insomma di una situazione estremamente critica, che non farà passare delle serene feste di Natale a 38 famiglie.

Riportiamo di seguito la lettera

Giorni addietro, abbiamo avuto modo di scrivervi un’accorata lettera. per un caso che oggi, diviene ancor più grave e cogente.
In seguito a detta nota inviata il 29.10.2015, siamo stati onorati dalla presenza del sottosegretario Teresa Bellanova la mattina del sabato seguente. In tale occasione, i dipendenti della società Santa Teresa S.p.A., hanno potuto esporre l’emergenza occupazionale.

In seguito all’incontro con la gentilissima Teresa Bellanova e con Elisa Mariano, rappresentanti della Provincia e della Società, hanno avuto alcuni incontri con la Task force regionale (designata a gestire le emergenze occupazionali prodottesi negli ultimi tempi sul territorio regionale), al fine di dirimere l’emergenza che vede, appunto, coinvolti i dipendenti della Società in House dell’Ente Provincia.

In seguito agli incontri accennati, e precisamente in quello tenutosi in data 09 novembre 2015, si era inizialmente concretizzato uno scenario estremamente favorevole alla soluzione di detta emergenza. Il tutto regolarmente suggellato da verbale debitamente firmato dalle parti innanzi citate.

Purtroppo, però, detto ottimistico scenario, si è rivelato solo una chiara: il 30 novembre  2015 sono partite 38 lettere di licenziamento!!!

Giova ricordare il gentile lettore, che dette lettere riguardano il personale in forza nei vari servizi all’interno della Provincia di Brindisi. 

Mentre, per le restanti unità, sino alla concorrenza delle 121 unità lavorative, il 07.12.2015 è scattata la procedura di mobilità!

Quindi, se per i 38 dipendenti il rapporto di lavoro cesserà il 31 dicembre 2015, per i restanti dipendenti il rapporto lavorativo decade per conseguenza dei mancati affidamenti da parte dell’Ente nei confronti della sua Società.

Si ricorda che, la Provincia di Brindisi che rappresenta il 100 per cento della proprietà della soc. in house,  Santa Teresa SpA, in data 23/07/2015, ha deliberato  irridendo la Legge Del Rio, la necessità di ridurre gli affidamenti in essere verso la stessa, limitatamente a quelli cosiddetti fondamentali; conseguentemente, la Soc. Santa Teresa avviava l’avversata procedura di licenziamento collettivo (L. 223/91), per le unità lavorative ricadenti invece nei servizi NON fondamentali. Da ciò si evince che l’Ente ha portato a compimento quanto iniziato illo tempore con brillante tempismo (sic!).

Nell’incontro sopra citato, i lavoratori richiesero all’on. Bellanova di poter confidare in un Suo intervento e monitoraggio dell’emergenza: oggi mancano 15 giorni circa al nostro licenziamento, aneliamo ad un intervento delle autorità in indirizzo affinché si spenga questa miccia che attiva il nostro licenziamento. In attesa di un vostro sollecito riscontro.
 Confidando in una concreta soluzione che questo Governo centrale e regionale produrranno in risposta al nostro licenziamento imminente.

Come già manifestato, attribuibile, oggi ancor più evidente, ad una sconcertante debolezza della politica locale in confronto ad altre realtà che si stanno risolvendo.

Si ribadisce che l’imminente licenziamento ci precluderà irrimediabilmente quanto ingiustamente la possibilità di beneficiare di detta soluzione. 

Si ricorda, altresì, che chi Vi scrive è un gruppo di persone a vario titolo e funzione già impiegato nell’Ente da prima come precario dello stesso (da otto anni) e oggi cooptati, ob torto collo, in una soc. multiservizi (dall’anno 2007) pertanto che da circa 20 anni supplisce alle carenti dotazioni d’organico della Provincia che configurerebbe, semmai, intermediazione di manodopera!

Si precisa, ancora, che la Società Santa Teresa chiude da sempre il proprio bilancio con utile (e per questo definita virtuosa da recenti normative).

Conosciamo bene l'impegno e la professionalità che in questo particolare periodo Voi on. Bellanova e Mariano  a livello centrale; nonchè Lei on. Emiliano e ass.ra Capone nel Governo Regionale state profondendo al fine di dare soluzioni a problemi sociali come quello che veniamo a sottoporVi e quale sia la Vostra grande attenzione verso il mantenimento dei livelli occupazionali a tutela della dignità personale e familiare di tutti i lavoratori.

Per questi motivi Vi chiediamo di re-incontrarci con urgenza… per scongiurare il nostro dramma e delle nostre famiglie, dal 1 gennaio 2016, saremo a casa e...mancano solo15 giorni al nostro licenziamento!!!!

I lavoratori della Santa Teresa a rischio licenziamento hanno scritto anche al presidente della Provincia, Maurizio Bruno. Riportiamo di seguito la lettera. 

Come a Lei ben noto,  38 dipendenti assunti a tempo indeterminato hanno ricevuto la lettera di licenziamento, esecutiva dal 1° gennaio 2016 e, per i restanti 83 lavoratori è stata avviata la procedura di mobilità.

Pertanto, per i 38 licenziati è in arrivo il miglior Natale tra quelli possibili e, ancor meglio, il miglior Anno 2016! Le ricordiamo che trattasi di lavoratori che, in parte hanno lavorato da oltre 17 anni tra precariato provinciale e assunzioni nella società Santa Teresa, in parte lavoratori ex LL.SS.UU. stabilizzati dall’ente da Lei amministrato tramite incentivi statali, in parte lavoratori provenienti da ex Piani di Impresa: stabilizzazioni attuate al fine di dare dignità a 121  lavoratori, ma che allo stato viene meno.

Le chiediamo un urgente Atto di Indirizzo Politico propedeutico al ritiro delle lettere di licenziamento inviate, stante la drammaticità dei risvolti conseguenti,  di pari intensità e significato alla Delibera di Consiglio Provinciale n. 17/14 del 23/07/2015 con la quale il Consiglio provinciale da Lei Presieduto, ha creato ogni presupposto utile per il licenziamento dei primi 38 dipendenti, così come di fatto avvenuto.

Rivolgiamo a Lei ed al Consiglio Provinciale da Lei presieduto la richiesta di un Atto di Indirizzo politico per il 15 dicembre p.v. per la revoca immediata delle lettere di licenziamento, inviate dall’Amministratore della Società Santa Teresa a 38 dipendenti, in esecuzione della Delibera di Consiglio Provinciale n. 17/14 del 23/07/2015. Tale atto non può non tenere in considerazione la linea politica dettata dal governo nazionale che, indica attraverso il Protocollo d’Intesa Stato-Regioni-Enti Locali-Sindacati del 19.11.2013, la “garanzia dei livelli occupazionali utilizzando tutti gli strumenti previsti dalle norme, compresa l’internalizzazione dei servizi”, orientamento di salvaguardia ribadito e tradotto dall’art.18 della c.d. legge di Riforma Madia. 

Le chiediamo per il 15 dicembre p.v., un ulteriore confronto sulle citate norme di salvaguardia dettate dall’indirizzo politico nazionale, oltre quelle dettate dall’art.10 della legge regionale n.31 del 30 ottobre 2015 di recente promulgazione, che indica in “sei mesi dalla data di approvazione della L.R. la tempistica per riorganizzare, mediante Piano di ricognizione, le funzioni e il personale delle società partecipate”.      

Sig. Presidente, Le chiediamo l’approvazione di un atto che garantisca concretamente la salvaguardia del personale della società partecipata,  prioritariamente utile al ritiro delle 38 lettere di licenziamento e, contestualmente, per la salvaguardia di tutti i livelli occupazionali almeno fino ad aprile 2016 ossia entro i 180 gg. previsti dalla art.10 della l.r. 31/2015: sottolineiamo che trattasi di una società in house di proprietà al 100% della Provincia di Brindisi, con bilanci in attivo dalla sua costituzione ad oggi. 

Non altro, per assicurare, a parità dei nostri colleghi delle partecipate delle province di altre Regioni (Toscana, Liguria, Piemonte, Campania, Lombardia, ecc.), la continuità lavorativa a chi ha “lavorato nell’esclusivo perseguimento del pubblico interesse”. Le risorse Le può/le possiamo cercare, coinvolgendo la Regione subito dopo questo Atto di onestà e coraggio che al momento manca e Le chiediamo.
 

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