Sbarcano pochi passeggeri, ma i controlli restano a maglia fitta
Poche barche in mare, pochi passeggeri in arrivo stamani nel porto di Brindisi: i traghetti dalla Grecia hanno sbarcato poche centinaia di persone, per la maggior parte provenienti dai Balcani e dirette nelle località di lavoro in Italia
BRINDISI - Poche barche in mare, pochi passeggeri in arrivo stamani nel porto di Brindisi: i traghetti dalla Grecia hanno sbarcato poche centinaia di persone, per la maggior parte provenienti dai Balcani e dirette nelle località di lavoro in Italia. Insomma, pendolari dell'Unione europea, braccianti dei Paesi dell'Est che lavorano in aziende agricole dell'Italia Meridionale. Il Ferragosto è lo spartiacque tra la prima e la seconda ondata di vacanzieri che scelgono mete turistiche nelle Isole Ionie della Grecia, in Epiro e in Albania, una specie di limbo degli esodi estivi.
Ma al porto di Brindisi è stata una giornata di controlli non certo meno serrati. la guardia resta alta, e ad attendere i tre traghetti giunti in mattinata a Punta delle Terrare c'era il dispositivo previsto dal secondo livello di allerta, con Polizia di Frontiera, Esercito e Digos, che hanno effettuato i controlli previsti assieme al personale della security dell'Autorità portuale. Verifiche dei documenti, ispezione dei bagagli e dei veicoli anche con gli sniffer elettronici antiesplosivi, controllo della parte inferiore di auto e furgoni con specchi, controlli sulle merci trasportate dai Tir.
I momenti di bassa affluenza sono potenzialmente a rischio quanto quelli di massima affluenza: nel secondo caso chi tenta di infiltrasi conta di mimetizzarsi meglio, nel primo caso conta su un allentamento dei controlli. Al porto di Brindisi, da sempre frontiera con Balcani e Medio Oriente, hanno abbastanza esperienza per non mollare mai. In Italia oggi, ha fatto sapere il Viminale, sono in campo 47mila uomini e donne a garanzia della sicurezza in una giornata particolare.