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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Ostuni

Rosa Marina e la sbarra della discordia: disputa legale fra villeggianti

Il Consorzio di Cala Rosa Marina diffida il consorzio di Rosa Marina: "Illegittima la sbarra divisoria fra i due villaggi"

OSTUNI – Quella sbarra proprio no. I proprietari di villette nel villaggio di Cala Rosa Marina, sul litorale di Ostuni, si oppongono alla proposta di sbarrare la via di collegamento con l’attiguo villaggio di Rosa Marina, che verrà discussa nel corso di un’assemblea straordinaria dei soci del consorzio di Rosa Marina (Crm), convocata fra ieri e oggi (sabato 12 settembre). La vicenda è al centro di un contenzioso legale, come certificato da un atto di diffida extragiudiziale a firma dell’avvocato Antonio Chirulli, in rappresentanza del Consorzio Villaggio Cala di Rosa Marina (Covca), inviato nella giornata di ieri al consiglio di amministrazione del Consorzio di Rosa Marina. 

I villeggianti di Cala avevano già invitato il Crm a desistere dall’idea di collocare una sbarra con settore Cala e modifiche dei costi di vigilanza, tramite una nota dello scorso 7 agosto. Quindici giorni dopo la controparte ha confermato la volontà di “adottare misure idonee a limitare la circolazione all’interno del villaggio di Rosa Marina di mezzi che non appartengono ai consorziati e creano gravi problemi di eccessivo traffico su strade e spazi che sono di proprietà esclusiva di questo Consorzio”. 

Rosa Marina, la spiaggia del Pontile-2

Ma nell’atto di diffida, l’avvocato sostiene che tale iniziativa, intrapresa “con il chiaro ed evidente intento di inibire l’accesso al villaggio di Rosa Marina ai consorziati Covca, è illegittima”. E’ irrilevante, secondo il legale, il fatto che il Crm abbia acquistato delle porzioni di terreno sulle quali insistono le strade del medesimo Consorzio, “atteso che, come notorio, la proprietà del bene non ne altera la destinazione d’uso né, tantomeno, può modificare o estinguere i diritti acquisiti da terzi sui medesimi beni”.

Nella lettera si ricorda che il complesso immobiliare di Rosa Marina, nato con il piano di lottizzazione del 1962, si è ampliato 10 anni più tardi con la realizzazione di Cala Di Rosa Marina. “Ancor prima della istituzione dei due attuali Consorzi, in vigenza dei rispettivi regolamenti temporanei – rimarca l’avvocato Chirulli - il complesso immobiliare è stato strutturato con una visione di unicità con riferimento ai servizi per i proprietari delle unità immobiliari ed al godimento delle parti comuni, quali le aree a verde e la viabilità interna”.

Per questo, “la proposta di apporre una divisione fisica oltre a snaturare l’armonica e consolidata vivibilità del villaggio nella sua interezza, così come concepito dalle lottizzanti, - si legge ancora nella diffida - rappresenterebbe inequivocabilmente una illegittima violazione dei diritti di passaggio e circolazione dei consorziati Covca”. I villeggianti di Cala Rosa Marina, insomma, avrebbero pieno diritto a utilizzare le strade e i parcheggi dell’intero complesso, senza la distinzione fra i due consorzi, sulla base anche del piano di lottizzazione, della convenzione stipulata tra le società lottizzanti e il Comune di Ostuni e i regolamenti temporanei succedutisi e modificatisi nel corso degli anni. 

L'ingresso lato monte di Rosa Marina, alla fine della diramazione della provinciale 19-2

“I proprietari delle unità immobiliari aderenti al Covca così come i loro danti causa, - spiega ancora l’avvocato del consorzio di Cala Rosa Marina - per cinquant’anni hanno pacificamente ed incontestatamente esercitato tale diritto di passaggio sulle strade dell’intero Villaggio al fine di agevolmente usufruire dell’accesso alle spiagge e delle altre opere di urbanizzazione secondaria insistenti nel Villaggio.  Prova ne è che, prima della creazione dell’attuale ingresso sottostante la strada statale 379, i proprietari delle unità immobiliari aderenti al Covca accedevano al villaggio dall’ingresso, ora dismesso, collocato alla fine di Viale Massimo (ora Viale Max Schachter)”.

Altro problema sollevato dall’avvocato del Covca è l’impossibilità di fruire di alcuni servizi, fra i quali hotel, farmacia e chiesa, che di fatto scaturirebbe dalla “paventata divisione”, per non trascurare “le negative ripercussioni sul mercato immobiliare” provocate dalla diffusione della notizia della proposta di deliberazione, che potrebbero anche sfociare in azioni risarcitorie. Tutto ciò porta alla diffida a “porre in essere qualsivoglia iniziativa, e a cessare ogni comportamento, che possa limitare i consorziati Covca nell’utilizzo della viabilità interna del Crm, dalla libera circolazione, nonché dall’utilizzo dei varchi di ingresso/uscita attualmente esistente, così come sempre avvenuto sin dalla realizzazione della lottizzazione”. Non è da escludere, a questo punto, che la questione possa approdare nelle aule di tribunale. 

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