Scariche elettriche dai fari all'esterno della chiesa del Cristo: muore un cane
I residenti segnalavano da tempo la pericolosità di quei fari. Stamani, alle prime luci del giorno, una dispersione di energia elettrica dagli "oblò" di via Cortine, di fronte alla chiesa del Cristo, potrebbe essersi rivelata fatale per un cane che riposava accanto a una panchina di legno, vicino al crocifisso ligneo
BRINDISI – I residenti segnalavano da tempo la pericolosità di quei fari. Stamani, alle prime luci del giorno, una dispersione di energia elettrica dagli “oblò” di via Cortine, di fronte alla chiesa del Cristo, potrebbe essersi rivelata fatale per un cane che riposava accanto a una panchina di legno, vicino al crocifisso ligneo. La carcassa del meticcio, di taglia media, è stata trovata da un cittadino.
“Intorno alle 6,45 – dichiara lo stesso cittadino – ho sentito dei guaiti. Mi sono diretto verso la chiesa e ho visto un cane privo di vita, riverso su un faro. Accanto a lui c’era un altro randagio, in perfette condizioni. Già altre volte, purtroppo, mi sono imbattuto in scene simili”. Il residente ha subito chiesto l’intervento dei vigili urbani, giunti sul posto insieme a una squadra di operatori della Monteco per la rimozione dell'animale (Nella foto a destra, il punto in cui si trovava la carcassa del cane).
Gli agenti della municipale hanno poi atteso l’arrivo del personale di Energeko, società partecipata che gestisce gli impianti di illuminazione comunali, e di Enel Sole, sotto il cui controllo sono posti i lampioni che illuminano i beni monumentali della città. Dopo una serie di accertamenti è emerso che gli oblò di via Cortine sono collegati a un contatore comunale.
I dipendenti di Energeko hanno inoltre appurato che in corrispondenza della lampada accanto alla quale giaceva la 
carcassa del cane, c'era un dispersione di corrente pari a 130 volt: non letale per l’uomo, ma pericolosa per gli animali di piccola taglia, soprattutto in presenza di acqua. Tale fenomeno riguardava tutta la rete di lampade installate sul piazzale.
Energeko, quindi, di concerto con i vigili urbani, ha disattivato l’impianto fino a quando non verranno effettuati gli interventi di riparazione del caso. “Questi pozzetti – dichiara un altro residente del posto – sono una minaccia per i numerosi bambini che vengono a giocare all’esterno della chiesa. Tre lampade sono addirittura sprovviste di protezione. E’ giunto il momento di porre rimedio a questa situazione. Da anni diciamo che l’incolumità dei bambini è a rischio, ma nessuno ha mai mosso un dito”.
Tutto avviene all’ombra di uno degli edifici di maggior interesse storico del capoluogo, circondato purtroppo da un inaccettabile stato di degrado. (Nelle foto in basso, i pozzetti sprovvisti di protezione)
