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Cronaca

Schiacciato dal bus: audizioni colleghi vittima

BRINDISI - Una prima relazione che riporta la ricostruzione di quanto accaduto venerdì pomeriggio all’interno dello stabilimento petrolchimico di Brindisi è già pronta per essere consegnata al magistrato inquirente. Delle indagini sulla morte di Claudio Saraceno, autista di 57 anni, se ne occupa lo Spesal che darà il via già domani alle audizioni dei colleghi.

BRINDISI - Una prima relazione che riporta la ricostruzione di quanto accaduto venerdì pomeriggio all’interno dello stabilimento petrolchimico di Brindisi è già pronta per essere consegnata al magistrato inquirente. Delle indagini sulla morte di Claudio Saraceno, autista di 57 anni di Cellino San Marco, se ne occupa lo Spesal che con l’ispettore Emilio Longo darà il via probabilmente già domani alle audizioni dei colleghi della vittima, dipendente della ditta Ciccimarra di Cisternino che prestava servizio all’interno del complesso industriale occupandosi del trasporto del personale. Saraceno stava riparando un autobus all’interno di un deposito. L’autobus era in moto. A quanto si è potuto accertare il lavoratore era steso sotto il mezzo in sospensione: è rimasto schiacciato, perché per cause ancora da accertare si è abbassato improvvisamente per un calo di pressione del sistema pneumatico che governa gli ammortizzatori.

Il punto è un altro ed è su questo che si impernia l’attività investigativa del dipartimento di prevenzione della Asl di Brindisi che dovrà verificare anzitutto se sia stata rispettata la normativa specifica sulla sicurezza nei posti di lavoro. Poteva l’autista svolgere attività di riparazione? E soprattutto lo aveva fatto di propria iniziativa o era invece consuetudine occuparsi anche dei guasti meccanici dei mezzi? Quali fossero le direttive lo chiariranno probabilmente gli altri lavoratori impiegati con medesime mansioni al petrolchimico di Brindisi. Saranno sentiti, così come ha stabilito il magistrato di turno, Luca Buccheri.

Al momento vi è un fascicolo di inchiesta “generico” per omicidio colposo, privo di indagati. Non sono state ipotizzate violazioni di altro genere. Si attende per le iscrizioni (considerato che non è stata disposta l’autopsia e quindi non c’è alcuna urgenza di notificare gli avvisi di conferimento incarico). Il pullman è sottoposto a sequestro e affidato a un deposito giudiziario.

Sulla incredibile morte bianca di venerdì si sta lavorando sodo, intanto, per fare assoluta chiarezza. Sul fatto che la riparazione stesse avvenendo in condizioni non di massima sicurezza, e che l’autista si fosse infilato sotto al pianale del pullman senza la protezione di martinetti idraulici, pare purtroppo vi siano pochi dubbi. Sarebbe bastata una luce di pochi centimetri per evitare la tragedia, ma c’era una portiera di accesso aperta che sporgeva in basso più della linea del pianale. Per estrarre Saraceno dalla trappola mortale, gli uomini del reparto interno dei vigili del fuoco del petrolchimico hanno dovuto usare un cuscino Vetter.

Ma ogni soccorso è stato purtroppo inutile. La scoperta del corpo incastrato sotto il pullman era stata fatta da un collega di Saraceno, che doveva raggiungerlo proprio in quel piazzale interno. I vigili del fuoco della fabbrica sono arrivati pochi minuti dopo, quando ormai era troppo tardi.

 

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