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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Sciopero globale delle donne, manifestazioni anche a Brindisi

Anche la Fp Cgil aderisce alle manifestazioni organizzate a Brindisi per l'8 Marzo, giornata di sciopero globale delle donne organizzata dal movimento "Non una di meno"

BRINDISI – Anche la Fp Cgil aderisce alle manifestazioni organizzate a Brindisi per l’8 Marzo, giornata di sciopero globale delle donne organizzata dal movimento “Non una di meno”.  In piazza della Vittoria a Brindisi dalle 11 alle 13 si terrà l’assemblea delle donne  con un sit-in di protesta e il pomeriggio dalle 17 alle 20 avrà luogo una manifestazione con corteo a partire da Via Togliatti e assemblea sempre in Piazza Vittoria.

Si protesta contro: ogni forma di violenza sulle donne; ogni forma di discriminazione di genere sui luoghi di lavoro; la chiusura dei centri antiviolenza; l’obiezione di coscienza nei servizi sanitari pubblici; la precarietà e la privatizzazione del welfare.

Per rivendicare il diritto a servizi pubblici gratuiti ed accessibili, al reddito, alla casa, al lavoro e alla parità salariale. A questi punti si aggiunge il diritto all’autodeterminazione delle donne ad iniziare dall’applicazione della legge sull’aborto nel nostro paese molto spesso  tragicamente inapplicata. L’educazione alle differenze come formazione culturale e scolastica sin dall’asilo nido per rendere la scuola pubblica un nodo cruciale per contrastare e prevenire la violenza maschile contro le donne e tutte le forme di violenza di genere per dire basta ai modelli stereotipati di femminilità e maschilità e alla rappresentazione delle donne e del loro corpo rovesciando linguaggio e immaginario sessisti e misogeni.

“A cento anni dall’8 marzo 1917, torneremo in strada in tutto il mondo, a protestare e a scioperare contro la guerra che ogni giorno subiamo sui nostri corpi: la violenza, fisica, psicologica, culturale, economica. Se le nostre vite non valgono, allora ci fermiamo – si legge sul sito internet ufficiale del movimento - sarà uno sciopero in cui riaffermare la nostra forza a partire dalla nostra sottrazione: una giornata senza di noi. Resteremo al sole delle piazze a goderci la primavera che arriva anche per noi a dispetto di chi ci uccide per “troppo amore”, di chi, quando siamo vittime di stupro, processa prima le donne e i loro comportamenti; di chi “esporta democrazia” in nostro nome e poi alza muri tra noi e la nostra libertà. Di chi scrive leggi sui nostri corpi; di chi ci lascia morire di obiezione di coscienza. Di chi ci ricatta con le dimissioni in bianco perché abbiamo figli o forse li avremo; Di chi ci offre stipendi comunque più bassi degli uomini a parità di mansioni”.

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