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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Ostuni

Scolaro umiliato: interrogatori fiume

OSTUNI – Bimbo umiliato in classe: all’indomani del clamore della denuncia, si respirano tensioni diverse. L’insegnante, come se nulla fosse accaduto, stamane ha preso servizio, tenendo regolarmente lezione nelle aule del Plesso San Carlo, dove il silenzio sulla vicenda comincia a pesare e finanche a indignare. Ma gli inquirenti intendono andare in fondo. E così, al fine di ricostruire la vicenda, il vice questore Francesco Angiuli, dirigente del Commissariato di pubblica sicurezza della Città bianca, ha avviato gli interrogatori finalizzati ad accertare la veridicità dei fatti contenuti nella denuncia depositata a carico della maestra.

OSTUNI – Bimbo umiliato in classe: all’indomani del clamore della denuncia, si respirano tensioni diverse. L’insegnante, come se nulla fosse accaduto, stamane ha preso servizio, tenendo regolarmente lezione nelle aule del Plesso San Carlo, dove il silenzio sulla vicenda comincia a pesare e finanche a indignare. Ma gli inquirenti intendono andare in fondo. E così, al fine di ricostruire la vicenda, il vice questore Francesco Angiuli, dirigente del Commissariato di pubblica sicurezza della Città bianca, ha avviato gli interrogatori finalizzati ad accertare la veridicità dei fatti contenuti nella denuncia depositata a carico della maestra.

Tra i primi ad essere ascoltati, in mattinata, sono stati i genitori del piccolo (che fino agli inizi dello scorso mese di ottobre frequentava la terza classe presso la scuola elementare 2° Circolo “Vitale” di Ostuni). Nel corso dell’audizione, la mamma del bimbo avrebbe  confermato le accuse nei confronti dell’insegnante, già messe per iscritto nella querela di parte depositata in settimana.

La mattina del 3 ottobre – secondo la denuncia – la maestra è entrata in classe e ha fatto fare ai bambini una gara di velocità nella scrittura dei numeri. Chi arrivava per ultimo – li aveva avvisati – sarebbe stato punito. Scaduto il termine assegnato per eseguire il compito, la maestra – hanno denunciato i genitori – aveva individuato il piccolo che non era riuscito a concludere il compito, lo aveva portato nella classe attigua e, dinanzi ad un’altra maestra e ad un’altra classe, lo aveva costretto ad inginocchiarsi e a dire a tutti che lui era il più lento della sua classe.

L’insegnante avrebbe poi portato il piccolo in un’altra classe dove l’alunno, però, piangendo, si era rifiutato di ripetere la scena. La maestra avrebbe quindi poi trascinato il bambino nel corridoio dove, davanti al segretario della scuola, lo avrebbe fatto nuovamente inginocchiare facendogli ripetere che lui era il più lento della classe.

Il funzionario – sempre secondo quanto esposto dai genitori del piccolo nella denuncia – avrebbe risposto: “Per questa volta sei perdonato, la prossima volta cerca di essere più veloce, anche perché hai fatto ritardare la classe ad uscire". Tornato a casa, visibilmente provato, il bambino fu visitato dai medici del Pronto soccorso e poi dimesso con una prognosi di quattro giorni. Gli investigatori intendono verificare i contenuti della denuncia.

E per questo nella stessa giornata di oggi sono stati ascoltati numerosi testimoni di questa storiaccia, compreso il segretario amministrativo della scuola, chiamato peraltro direttamente in causa dai genitori del piccolo. Al culmine dell’attività conoscitiva, i poliziotti trasmetteranno le informative alla Procura. E soltanto in quella sede sarà possibile comprendere il reale peso delle accuse contenute della querela di parte.

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