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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca San Pietro Vernotico

Cimitero di carcasse di elettrodomestici alle porte del paese: scatta la denuncia

Un vero e proprio cimitero di carcasse di elettrodomestici ma anche deposito di materiale edile e molto altro, tutto altamente pericoloso per la salute e l'ambiente. È questa la scoperta fatta dai militari della tenenza della guardia di Finanza di San Pietro Vernotico

SAN PIETRO VERNOTICO – Un vero e proprio cimitero di carcasse di elettrodomestici ma anche deposito di materiale edile e molto altro, tutto altamente pericoloso per la salute e l’ambiente. È questa la scoperta fatta dai militari della tenenza della guardia di Finanza di San Pietro Vernotico, diretta dal luogotenente Alfredo Proto, nell’ambito di alcuni controlli mirati del territorio in un vasto terreno situato in contrada Calieri, sulla strada provinciale per Mesagne. Scoperto anche il responsabile che ora dovrà rispondere di gestione illecita di rifiuti, deposito incontrollato di rifiuti e combustione illecita di rifiuti (articoli 256 commi 1 e 3 e 256 bis del D.Lgs.152/2006​).

Si tratta di uno dei proprietari del terreno. L’area, infatti, appartiene e a più componenti dello stesso nucleo famigliare, solo uno di discarica2-3essi, secondo quanto si apprende, l’aveva trasformato in discarica abusiva. Si tratta di un elettrotecnico in pensione che veniva spesso contattato da clienti o ex-clienti per rimuovere elettrodomestici ingombranti o altro materiale di risulta. Per anni, quindi, avrebbe raccolto e accumulato carcasse di elettrodomestici ed altro materiale usato allo scopo di poterli rivendere come ferro vecchio. Gli altri, però, sono responsabili di non aver denunciato l’abbandono illecito di rifiuti.

Al momento l’area è stata posta sotto sequestro e l’informativa inviata alla Procura della Repubblica per i provvedimenti del caso, solo quando il quadro indiziario sarà chiaro si potrà procedere con la richiesta di bonifica del terreno. Intanto, quindi, la discarica pericolosa per l’ambiente e la salute umana, salvo disposizioni diverse dal pm inquirente, resta lì dov’è insieme a tutti gli altri depositi simili sparsi per il territorio del Brindisino e non solo. L’attività di abbandonare indiscriminatamente rifiuti e incendiarli è in aumento ma a quanto pare i controlli da parte delle forze dell’ordine anche.

La discarica di carcasse di elettrodomestici

Vale la pena ricordare a cosa si va incontro se si viene scoperti a bruciare illecitamente rifiuti, reato introdotto in relazione alla vicenda della Terra dei fuochi. "Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque appicca il fuoco a rifiuti abbandonati ovvero depositati in maniera incontrollata in aree non autorizzate è punito con la reclusione da due a cinque anni. Nel caso in cui sia appiccato il fuoco a rifiuti pericolosi, si applica la pena della reclusione da tre a sei anni. Il responsabile è tenuto al ripristino dello stato dei luoghi, al risarcimento del danno ambientale e al pagamento, anche in via di regresso, delle spese per la bonifica", recita l'articolo 256 bis del Codice dell'ambiente. 

Invece "Chiunque effettua una attività di raccolta, trasporto, recupero, smaltimento, commercio ed intermediazione di rifiuti in mancanza della prescritta autorizzazione, iscrizione o comunicazione è punito con la pena dell'arresto da tre mesi a un anno o con l'ammenda da duemilaseicento euro a ventiseimila euro se si tratta di rifiuti non pericolosi e con la pena dell'arresto da sei mesi a due anni e con l'ammenda da duemilaseicento euro a ventiseimila euro se si tratta di rifiuti pericolosi. Inoltre "Chiunque realizza o gestisce una discarica non autorizzata è punito con la pena dell'arresto da sei mesi a due anni e con l'ammenda da duemilaseicento euro a ventiseimila euro. Si applica la pena dell'arresto da uno a tre anni e dell'ammenda da euro cinquemiladuecento a euro cinquantaduemila se la discarica è destinata, anche in parte, allo smaltimento di rifiuti pericolosi".

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