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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca San Pietro Vernotico

Scritte razziste nei pressi di abitazioni dove vivono famiglie africane

La frase offensiva è comparsa nei giorni scorsi sul portone di una casa disabitata di via Mercato nei pressi della piazza

SAN PIETRO VERNOTICO - A pochi metri la chiesa, a due passi la piazza, luogo di aggregazione di gente di tutte le età per eccellenza. Intorno circoli privati. Non poteva mandare messaggio più vergognoso la frase razzista comparsa nei giorni scorsi sul portone di una casa disabitata di via Mercato a San Pietro Vernotico, la stradina che collega Piazza del Popolo alla piazza coperta dove convergono via Mesagne e via Cellino. 

“Al rogo i neri”. È stato scritto con vernice bianca su uno sfondo marrone. A pochi metri abitano, in affitto, famiglie africane. Via Mercato da qualche tempo è frequentata anche da persone con la pelle scura. Oltre che da ragazzini con la pelle bianca che bivaccano da mattina a sera sul marciapiede fumando e consumando alcol. Un messaggio vergognoso per un paese dove ci sono, da anni ormai, due progetti Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati). E un Cas, con sede a Campo di Mare, marina di competenza del Comune di San Pietro Vernotico. Dove c’è anche un piccolo market gestito da africani. Uno dei tanti paesi italiani dell’accoglienza.

Chissà cosa penseranno tutte queste persone quando passando da via Mercato leggeranno scritte così tanto cariche di odio nei loro confronti. Chissà se chi lo ha scritto ci ha pensato.

Nel tardo pomeriggio le scritte razziste sono state cancellate. 

Intervento di Luciano Quarta, Cgil San Pietro Vernotico (Brindisi), Coordinatore Camera del Lavoro Territoriale

Una bomboletta spray, un concentrato di stupidità ed ignoranza unito ad un intollerabile odio razziale ed ecco che nel centro storico di San Pietro Vernotico (Brindisi), in una zona dove risiedono alcune famiglie di nazionalità africana compare uno sfregio su un portone di una violenza indicibile "I neri al rogo" nascostamente firmato da un simbolo fascista in quanto, l'anonimato, il nascondersi dietro un logo, è la migliore protezione del vigliacco.
I cittadini di San Pietro Vernotico nel corso degli anni hanno sempre dimostrato altro, la cittadinanza si è sempre sentita vicina ai problemi dei più deboli e sfortunati, questo gesto infame non può modificare il concetto di ospitalità che da sempre rende questo centro della provincia di Brindisi un paese esemplare nell'accoglienza ospitando da anni centri Sprar e Cas e via via indirizzandone gli ospiti all'integrazione.

La Cgil si è sempre battuta per i diritti di tutti partendo sempre dai più deboli e bisognosi e non si può accettare il concetto che qualcuno vuol far passare e cioè che basti passare da ultimo dei poveri a penultimo perché chi viene dalla fame è più povero e quindi viene a inseririrsi nella mia povertà accrescendola, proprio questo concentrato d'odio fomenta gli animi di alcuni esaltati che poi agiscono in modo squallido.
Non bisogna solo che #restiamoumani c’è bisogno che cresca l’indignazione per centinaia di persone che muoiono e tante altre abbandonate in mezzo al mare e per una volta che abbiamo qui questi nostri fratelli qualcuno pensa che insultarli o addirittura minacciarli, come è accaduto in questa occasione, sia legittimo.

Mi rivolgo a chi si sta facendo trasportare da questa falsa narrazione: affinchè non si vada a far fiorire i più bassi istinti di questa aria neo fascista che avanza c'è bisogno di grande consapevolezza, siamo parte infinitesimale della storia dell'uomo la traccia che dobbiamo lasciare deve necessariamente essere di uguaglianza e fratellanza.

Articolo aggiornato 19.23 con intervento della Cgil

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