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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Sdegno per il vigilantes licenziato dopo 3 interventi al cervello. Cisl: "Ingiustificabile"

Ha suscitato un'ondata di sdegno popolare la vicenda di Vincenzo Giunta, 46 anni, guardia giurata licenziata dall'istituto di vigilanza "Sveviapol Sud" dopo aver subito tre interventi chirurgici per un tumore al cervello, con la motivazione di aver superato il "periodo di comporto". Il sindacato Cisl: "Decisione da stigmatizzare e ingiustificabile"

BRINDISI – Ha suscitato un’ondata di sdegno popolare la vicenda di Vincenzo Giunta, 46 anni, guardia giurata licenziata dall’istituto di vigilanza “Sveviapol Sud” dopo aver subito tre interventi chirurgici per un tumore al cervello, con la motivazione di aver superato il “periodo di comporto” (troppi giorni di malattia, in sostanza).

Il sindacato Cisl, al quale Giunta, dipendente da 6 anni della Sveviapol, si è rivolto, è intervenuto in mattinata con una nota stampa in cui si  “stigmatizza senza riserva alcuna l’ingiustificabile decisione dalla Sveviapol, che opera nei territori di Brindisi, Taranto, Lecce,  di licenziare il proprio dipendente, associato alla Fisascat Cisl, in forza da sei anni presso la stessa società di vigilanza, reo unicamente di essere stato colpito da un tumore alla testa e di essersi fatto curare, come è nel diritto di ogni persona che dà valore alla propria vita e all’esistenza serena e dignitosa dei propri familiari”.

Nella lettera di licenziamento, si contesta a Giunta, come detto, di aver sforato la soglia del periodo di comporto prevista dal contratto nazionale di lavoro di riferimento, pari a 240 giorni "per le malattie riferibili a più episodi morbosi”. In realtà, per il sindacato i giorni di malattia (al netto dei giorni in cui Giunta si è sottoposto a terapia salvavita, che sempre stando al contratto nazionale di lavoro vanno defalcati dai giorni di assenza per malattia, nei casi in cui questi sono riferibili allo stesso episodio morboso, con periodo di comporto pari quindi a 300 giorni) sono stati molti di meno.

Per questo l’organizzazione sindacale esprime piena solidarietà a Giunta “e l’incoraggiamento a proseguire nella sua lotta per la vita ma allo stesso tempo assicura l’impegno a rappresentare e tutelare il suo diritto alla conservazione del posto di lavoro, rispedendo al mittente la lettera raccomandata nella quale viene contestato il presunto superamento del periodo di comporto, ovvero il limite massimo di tempo perché un lavoratore dipendente possa beneficiare della retribuzione per malattia conservando il posto di lavoro”.

“Tanto più irricevibile e paradossale appare la decisione della Sveviapol, nei confronti del dipendente Giunta – si legge ancora nella nota stampa - quanto superata risulta nei fatti, stando alla documentazione sanitaria, la fase più acuta della malattia che lo ha colpito, dopo ben tre interventi chirurgici subiti a Milano, nell’ultimo del quale è stato possibile fortunatamente  rimuovere l’85 per cento del tumore”.

“Invocare l’applicazione del Contratto collettivo di lavoro, che regola i diritti e i doveri dei lavoratori in questo particolare settore – si legge nella parte finale del comunicato - è il meno che la Cisl insieme con la Fisascat Cisl Taranto Brindisi si impegnano a fare, dal momento che tutta una serie di condizioni concorrono a considerare fin da ora illegittimo e ingiustificato il licenziamento, compresa la cessione di ramo di azienda tra Sveviapol e Cosmopol data come imminente”. 

Sul social network Facebook, intanto, sono stati postati decine di messaggi di solidarietà nei confronti di “Enzo”, padre di due figli di 16 e 6 anni. La vicinanza della gente gli trasmetterà ulteriore determinazione per affrontare anche la battaglia con il male. 

Un attestato di solidarietà giunge anche dal sindaco di Brindisi, Mimmo Consales. “Non posso entrare nel merito della questione perché non ne conosco i particolari, ma trovo vergognosa la decisione di licenziare un dipendente che lotta da mesi contro un male incurabile come il tumore”.

 “Sono certo che le organizzazioni sindacali – afferma Consales – sapranno farsi valere perché Giunta ottenga la immediata riassunzione, ma davvero non capisco come si possa giungere a fare del male a chi ha subito già tre interventi al cervello per l’asportazione di un tumore. Valuterò con il nostro ufficio legale ogni azione possibile a beneficio dell’interessato, in quanto nostro concittadino alle prese con una palese forma di ingiustizia”.

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