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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Licenziamenti dopo cambio di appalto: secondo giorno di protesta a Cerano

Centinaia di lavoratori dell'indotto della centrale Enel Federico II restano all'esterno dello stabilimento in segno di solidarietà con i dipendenti della ditta Wcs-consorzio Cogemain, che rischiano di restare a casa a partire dal 31 marzo

BRINDISI – Per il secondo giorno di fila, i lavoratori dell’indotto restano all’esterno della centrale Enel Federico II di Cerano, in solidarietà con 20 dipendenti della ditta Wcs-consorzio Cogemain che rischiano di restare a casa a seguito di un cambio di appalto. Anche nella mattinata odierna si è formata una fila di auto lungo il viale alberato che conduce allo stabilimento, dove stazionano centinaia di operai. Solo i turnisti hanno varcato la soglia di ingresso. 

Nella giornata di ieri (27 marzo) non si sono registrate novità rilevanti sul fronte della trattative. Le organizzazioni sindacali hanno chiesto un b7990ea8-539e-4e4d-9222-fa76cb8a3691-2incontro urgente al prefetto e hanno sollecitato i dirigenti dell’Enel a un maggior interesse nei confronti dei lavoratori coinvolti in questa vicenda. A partire dal prossimo 21 marzo, l’appalto nel settore del lavaggio idrodinamico gestito adesso dalla Wcs passerà alla ditta Sea di Trepuzzi (Lecce).

Questa però ha dato la propria disponibilità a riassorbire solo otto delle 20 unità che prestavano servizio per la Wcs, mentre i responsabili della stessa Wcs hanno chiarito di poter riutilizzare in un cantiere esterno alla centrale solo una unità. La questione è stata già al centro di un tavolo convocato la scorsa settimana presso la sede di Confindustria Brindisi. I lavoratori sperano che qualcosa si sblocchi nelle prossime ore. 

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