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Cronaca San Pietro Vernotico

Operazione Uragano: due assoluzioni e una riduzione di pena in appello

Assolte Pamela Fortunato e Lidia Gialluisi, entrambe condannate a 6 anni in primo grado per spaccio. Pena ridotta a 10 anni e 6 mesi a Maria Carmela Rubini

SAN PIETRO VERNOTICO - Due assoluzioni e una riduzione pena. La corte d’appello di Lecce si è pronunciata ieri (venerdì 12 novembre) nei confronti di tre donne residenti a San Pietro Vernotico coinvolte nel processo scaturito dall’operazione “Uragano”, blitz che nel 2015 sgominò fra Brindisi e San Pietro Vernotico tre clan dediti al traffico di sostanze stupefacenti che avrebbero operato fra il 2011 e il 2013. Il gruppo dominante era considerato quello di San Pietro Vernotico (gli altri due avevano base a Brindisi), capeggiato da Raffale Renna detto “puffo”.

La zia di Renna, Maria Carmela Rubini, in secondo grado ha avuto una riduzione della pena a 10 anni e 6 mesi di reclusione per associazione finalizzata al narcotraffico, rispetto alla condanna a 12 anni che il tribunale di Brindisi le aveva inflitto in primo grado. Assolte invece la moglie di Renna, Pamela Fortunato, e Lidia Gialluisi. Entrambe in primo grado erano state condannate alla pena di 6 anni, per il reato di spaccio. Le imputate sono difese dagli avvocati Francesco Cascione e Cosimo Lodeserto. 

Le indagini furono condotte dai militari del Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Brindisi, con il coordinamento della Dda di Lecce e della Procura di Brindisi. Nel luglio 2019 la Corte di Cassazione chiuse le vicende giudiziarie di numerosi imputati, con condanne definitive. 

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