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Cronaca

Mascherine, borse e scarpe tarocche: raffica di sequestri nel porto di Brindisi

Controlli della Guardia di finanza e dell'Agenzia delle dogane. Dalla seconda metà di maggio denunciate 11 persone

BRINDISI – Dalle mascherine anti Covid alle borse griffate, passando per prodotti elettronici e alle scarpe, sono numerosi i sequestri effettuati dalla guardia di finanza e dall’Agenzia delle Dogane nel porto di Brindisi, a partire dalla seconda metà del mese di maggio, nell’ambito dei controlli contro l’introduzione di merci illegali e/o contraffatte effettuati contestualmente alla parziale ripresa dei servizi di linea, dopo il lockdown. Tali servizi hanno portato alla denuncia di undici persone. 

In particolare sono state intercettate novemila mascherine completamente sprovviste di documenti di scorta, destinate al mercato in regime di contrabbando, per essere vendute fraudolentemente.  Inoltre sono stati posti sotto sequestro, a seguito di due distinti controlli, complessivi 52.350 prodotti elettrici/elettronici di fabbricazione cinese recanti il marchio “Ce” non conforme agli standard previsti dalla normativa Ue, ai fini della loro legittima commercializzazione; tra questi ben 3.776 i prodotti che recavano i marchi contraffatti “Apple” e “Samsung”.

Video: intercettato un Tir con un carico di borse contraffatte

I controlli approfonditi hanno permesso di rinvenire e sequestrare, inoltre, circa 6.000 borse contraffatte riconducibili ai noti marchi “Louis Vitton, Gucci, Stella Mccartney, Chanel e Moschino”. Particolarmente ingegnoso il sistema di frode scoperto dalle fiamme gialle e dai funzionari della dogana relativo alle borse a marchio contraffatto "Moschino". Infatti, al fine di nascondere il logo per consentire l'illecita introduzione nel territorio dello Stato, il marchio del noto brand di moda, formato da otto lettere metalliche era riportato su un’apposita cinghietta in maniera scomposta, reinserendo le lettere così da formare la scritta "Schooimn" anagrammando la parola “Moschino”. 

Tra i prodotti maggiormente oggetto di contraffazione vi sono anche le calzature, infatti, le indagini hanno portato gli investigatori ad ulteriori sequestri di partite di merce contraffatta, come quella individuata a bordo di un autoarticolato proveniente dalla Grecia e diretto in Portogallo costituita da circa 2.000 paia di scarpe “Made in China” recanti segni distintivi non genuini del marchio “Nike.

A seguito dei sequestri operati, sono stati denunciati complessivamente 11 responsabili per introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, nonché per la fattispecie penale prevista e punita dagli artt. 282 e seg. Del Testo unico sulle Leggi Doganali. Ed, infine, nelle aree doganali del porto di Brindisi, sono stati individuati sino ad oggi 28 passeggeri in transito (arrivi e partenze) per la Grecia e/o Albania con al seguito valuta non dichiarata pari ad euro 340.000 circa. 

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