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Cronaca

Sequestro di armi bianche al porto

BRINDISI – Trecento pezzi tra coltelli a serramanico, baionette, pugnali e caschi da combattimento, maschere antigas e un centinaio di capi di abbigliamento con marchi contraffatti, nascosti tra strumenti musicali antichi e oggetti usati.

BRINDISI – Trecento pezzi tra coltelli a serramanico, baionette, pugnali e caschi da combattimento, maschere antigas e un centinaio di capi di abbigliamento con marchi contraffatti, nascosti tra strumenti musicali antichi e oggetti usati. É questa la scoperta fatta dai militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Brindisi e dallo Svad Dogane, giovedì mattina durante un normale controllo presso il varco portuale di Costa Morena Ovest.

Le armi bianche, gli equipaggiamenti bellici e i capi di abbigliamento erano occultati in un furgone giunto dalla Grecia. Denunciato per trasporto illegale di armi bianche l'automobilista, un cittadino di nazionalità bulgara. Il mezzo dove era stato nascosto il materiale poi sequestrato dai finanzieri, diretti in questa operazione dal tenente Giuseppe De Tommaso, era sbarcato dalla motonave Catania proveniente da Patrasso e ufficialmente era diretto in Spagna dove doveva portare un carico di oggetti, accessori e chincaglierie varie da destinare ai mercatini dell'usato.

Nelle cianfrusaglie però erano nascoste armi e vestiario con marchi contraffatti. I capi di abbigliamento riportavano alcune delle migliori firme presenti sul mercato: Adidas, Armani, Luis Vuitton, Gucci Chanel e Versace. Probabilmente le armi bianche, gli elmetti e le maschere antigas con i loro tascapane e custodie sarebbero finiti nel giro illegale dei "militaria": va ricordato che le armi bianche vanno regolarmente denunciate come le armi da fuoco e in Italia ne è vietato il commercio a chi non è munito di specifiche autorizzazioni.

 

 

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