Guna beach: strutture precarie sotto sequestro. "Ricorreremo al riesame"
Sigilli apposti nella giornata di oggi (11 settembre) dalla guardia di finanza. Il proprietario: "Lo scorso luglio il Tar aveva stabilito che le strutture sono ammissibili e legittime. Il sequestro non riguarda lo stabilimeto balneare, che resta aperto"
BRINDISI – La guarda di finanza nella giornata di oggi (domenica 11 settembre) ha eseguito un provvedimento di sequestro richiesto dalla Procura della Repubblica di Brindisi, su strutture amovibili situate in una proprietà adiacente al lido Guna Beach, in località Apani, sul litorale Nord di Brindisi. I sigilli sono stati apposti a un paio di container mobili, a delle pergole in legno con ombreggiante e due bagni chimici poggiati su struttura a pedana in legno. Al proprietario del suolo agricolo è stata contestata la violazione del testo unico dell’edilizia e del decreto legislativo 42/2004.
Il provvedimento di sequestro era stato preceduto da un contenzioso fra il Comune di Brindisi e la stessa proprietà del terreno, approdato presso il Tar di Lecce, che lo scorso 7 luglio, con un’ordinanza cautelare, aveva stabilito l’ammissibilità e la legittimità delle strutture precarie. Era stata dunque accolta l’istanza presentata dalla proprietà del suolo, che tramite il proprio legale aveva chiesto l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, dei provvedimenti del Comune di Brindisi, non costituitosi in giudizio, riguardanti il diniego della richiesta di autorizzazione per il montaggio stagionale dei fabbricati.
Tenuto conto del fatto che le opere in questione, come sostenuto in sede di ricorso dal ricorrente, esprimevano “un limitato impatto urbanistico ed edilizio” ed erano “volte ad allestire adeguati spazi a servizio della clientela dello stabilimento balneare”, il Tar accolse la domanda cautelare “al solo fine di consentire il montaggio delle strutture in questione durante la (e nei limiti della) stagione estiva in corso, a condizione che le stesse presentino effettivamente le caratteristiche di precarietà ed amovibilità dichiarate dalla ricorrente”. L’udienza di merito, sempre presso il Tar di Lecce, è stata fissata per il 22 marzo 2023.
“Il sequestro – riferisce a BrindisiReport il proprietario del terreno interessato dal provvedimento, nonché responsabile esecutivo dello stabilimento balneare Guna – non riguarda il lido, ma solo le strutture a supporto situate sulla proprietà adiacente. Il lido oggi è rimasto regolarmente aperto e resterà aperto anche nei prossimi giorni. Faremo subito ricorso al tribunale del Riesame, forti dell’ordinanza cautelare del Tar di Lecce che lo scorso luglio ha stabilito che le strutture precarie oggi oggetto di sequestro, sono ammissibili e legittime”.