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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

"Serve svolta nella pulizia della città": Cobas proclama sciopero dei netturbini

Il sindacato Cobas ha proclamato un'ora di sciopero dei lavoratori di Ecologica pugliese per la giornata di venerdì, 24 aprile. Gli operatori ecologici sono stati chiamati a raccolta in piazza della Vittoria, dove si terrà una manifestazione aperta a tutta la cittadinanza "per chiedere una svolta nella pulizia della città"

BRINDISI – Il sindacato Cobas ha proclamato un’ora di sciopero dei lavoratori di Ecologica pugliese per la giornata di venerdì, 24 aprile. Gli operatori ecologici sono stati chiamati a raccolta in piazza della Vittoria, dove si terrà una manifestazione aperta a tutta la cittadinanza  “per chiedere una svolta nella pulizia della città – si legge in una nota stampa firmata dal segretario provinciale dell’organizzazione sindacale, Roberto Aprile - attraverso una migliore organizzazione del lavoro e per  il rilancio della raccolta differenziata”. Aprile denuncia il mancato rispetto di alcuni impegni  “che la azienda aveva preso nei nostri confronti durante alcuni incontri”.

“Queste nostre proteste – si legge nel comunicato del Cobas - arrivano dopo che sono risultati vani i  tentativi di un dialogo con l’azienda rivolti a  migliorare le cose”.

“Uscivamo da un  periodo – prosegue Aprile - che aveva visto le nostre vibrate proteste  per il fatto che la Ecologica Pugliese mischiava tutti i rifiuti;  la Ecologica Pugliese non aveva  trovato una discarica disponibile a accogliere la frazione umida, pur avendo ricevuto l’affidamento dal Comune di Brindisi”.

Il Cobas pone una serie di questioni irrisolte sul tavolo: “Avere una organizzazione del lavoro che consentisse  di pulire la nostra città nel migliore dei modi,  affiancare agli attuali   responsabili del cantiere con altri lavoratori  scelti in base alla esperienza, eccessive lettere di contestazione  a volte inspiegabili , di servizi ai lavoratori come docce e riscaldamento quasi inesistenti, turnazioni penalizzanti per alcuni lavoratori , insufficienza di mezzi e spesso messi male , autisti specializzati senza mezzi da portare assegnati ad altri, mancato lavaggio dei mezzi”.

Il Cobas segnala inoltre l’utilizzo di “inappropriati dispositivi di protezione individuali come le cerate per la pioggia che insieme al freddo negli spogliatoi  e alla scarsa acqua calda  hanno portato ad un tasso di malattia consistente”. 

“Avevamo spiegato alla azienda – si legge ancora nel comunicato - che era necessario partire dai motivi che producevano malattia per ripristinare un clima di tranquillità  tra i lavoratori. Inoltre nella giornata di domani manderemo  allo Spesal, organismo della Asl  preposto al controllo degli ambienti di lavoro, un elenco di mezzi che riteniamo non essere in regola”.

A detta del Cobas, “ad alcuni mezzi sembra addirittura che siano stati manomessi i limitatori di velocità per permettere di andare più veloci, ma con maggiori rischi per chi è aggrappato dietro”.

“Dopo aver verificato che le nostre  richieste non sono state tenuta nemmeno  in minima considerazione – prosegue Aprile -  abbiamo deciso di passare alla protesta. Il Sindacato Cobas chiede a tutti quanti di costituire un fronte sociale comune per chiedere il rispetto del capitolato di appalto e soprattutto di vedere la città pulita , dove possano splendere i nostri monumenti e non i cumuli di immondizia”.

Si riporta di seguito la risposta di Ecologica Pugliese. 

Si apprende solo dalla lettura dell’articolo pubblicato in data odierna che venerdì 24 aprile p.v. alcuni lavoratori della Ecologica Pugliese s.r.l. dovrebbero aderire allo sciopero proclamato dal Sindacato Cobas per l’ultima ora del turno lavorativo.
Ebbene, preme preliminarmente evidenziare la violazione della normativa di riferimento ravvisabile nell’iniziativa del Sindacato Cobas:
1) la contrattazione collettiva applicabile al settore prevede che “La titolarità dell’iniziativa di attivare, a livello aziendale, la presente procedura [ovvero la procedura di raffreddamento e di conciliazione delle controversie collettive, che la legge impone di esperire prima della proclamazione dello sciopero] è riservata alla RSU, o in mancanza alle R.S.A.,” (Allegato all’accordo nazionale 01.03.2001, intitolato “procedura di raffreddamento e di conciliazione delle controversie collettive)”. La proclamazione dello sciopero da parte del Sindacato Cobas, dunque, risulta a tutti gli effetti proveniente da un soggetto non titolato ad intraprendere l’iniziativa.
2) La stessa contrattazione collettiva prevede che “La richiesta di esame della questione, che è causa della controversia collettiva, è formulata […] tramite la presentazione alla direzione aziendale di apposita domanda scritta che deve contenere l’indicazione dei motivi della controversia collettiva e/o della norma del CCNL o dell’accordo collettivo nazionale o aziendale in ordine alla quale si intende proporre reclamo” (art. 2 del succitato Allegato all’accordo nazionale).
Ebbene, alla Ecologica Pugliese non è pervenuta alcuna comunicazione contenente la dichiarazione di uno stato di agitazione prima che si procedesse con la proclamazione dello sciopero. Ma vi è di più. Come anticipato, neppure la proclamazione di sciopero è stata comunicata alla Ecologica Pugliese, che ha appreso la notizia esclusivamente con la lettura del comunicato stampa pubblicato in data odierna. Peraltro, una preventiva comunicazione all’azienda, se pure in forma “irrituale”, avrebbe consentito di convocare i rappresentanti dei lavoratori per discutere di ogni questione e raggiungere soluzioni condivise, nello spirito di proficua collaborazione tra azienda e lavoratori che ha sempre voluto animare il modus operandi della Ecologica Pugliese.
La questione sarà sottoposta al vaglio della Commissione di garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, affinché siano adottati gli opportuni provvedimenti del caso.
Nel merito, si contesta quanto sostenuto circa le specifiche questioni citate nell’articolo, quali
-              le presunte turnazioni penalizzanti: l’azienda ha sempre rispettato l’orario di lavoro e i giorni di riposo previsti dalla normativa di riferimento,
-              la presunta “inspiegabilità” delle lettere di contestazione inviate e l’insufficienza dei mezzi: sono state contestate specifiche violazioni dei doveri dei lavoratori, consistenti in condotte come assenze ingiustificate, soste inoperose durante i turni di lavoro, vari e numerosi danneggiamenti agli automezzi aziendali, tutti nuovissimi al momento dell’avvio della gestione da parte della Ecologica Pugliese e attualmente in numero addirittura superiore rispetto a quello previsto dal Capitolato di riferimento,
-              la presunta inadeguatezza dei dispositivi di protezione individuali: la conformità dei DPI forniti dall’azienda è attestata dalle schede tecniche dei dispositivi stessi,
-              la manomissione dei limitatori di velocità che sarebbe stata operata addirittura al fine di consentire agli autisti eccessi di velocità: è evidente che mai l’azienda potrebbe avere interesse a esporsi alle gravissime responsabilità civili e penali che deriverebbero da una simile condotta.
Ma, soprattutto, si contesta recisamente la mancanza di dialogo con le Organizzazioni sindacali. Tutt’altro: la Ecologica Pugliese s.r.l. ha più volte incontrato tutti i rappresentanti sindacali, senza distinzione di sorta. In occasione dell’ultimo incontro, tenutosi in data 25 marzo 2015 anche alla presenza del rappresentante del Sindacato Cobas, la rappresentanza aziendale ha dichiarato espressamente la piena disponibilità al dialogo e al confronto, invitando apertamente le organizzazioni sindacali e i lavoratori tutti a esporre alla direzione aziendale ogni tipo di problematica riscontrata, proprio al fine di soddisfare esigenze manifestate dai dipendenti. Sono state perfino concordate delle procedure da seguire affinché le richieste dei lavoratori giungano con tempestività direttamente ai vertici aziendali. Ebbene, dopo l’incontro del 25 marzo 2015 il Sindacato Cobas non ha contattato in alcun modo la direzione aziendale, né ha manifestato in qualsiasi forma il presunto malcontento, reso pubblico, del tutto inaspettatamente, solo con l’articolo pubblicato in data odierna.

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