Sfiammate: "Eni investa nella chimica verde e nelle linee bio"
Legambiente: "E' inaccettabile che si ripetano questi incidenti e che vengano sempre attribuiti a causalità"
Riceviamo e pubblichiamo una nota di Legambiente Brindisi sull'accensione della torcia di Eni versalis avvenuta stamani (18 settembre).
Abbiamo assistito all’ennesimo “incidente” all’interno del petrolchimico: in questo caso il solito scarico in torcia con conseguente enorme fiammata è stato attribuito al blocco del compressore dell’impianto di cracking. È vero che la torcia è il punto finale di un sistema di sicurezza, ma, al di là delle emissioni prodotte, è chiaro che è inaccettabile che si ripetano questi incidenti e che vengano sempre attribuiti a causalità.
Ha fatto bene il Sindaco Rossi ad intervenire con immediatezza ed anche a richiedere la nomina della commissione permanente che segua anche la procedura inerente la realizzazione sostitutiva di torce a terra (di cui attentamente va valutata l’assoggettabilità a Via).
È però necessario rivedere l’intero sistema dei controlli e delle eventuali sanzioni conseguenti, garantire investimenti effettivi a tutela dell’ambiente ed aprire un confronto perché Eni, come ha fatto in altri siti produttivi italiani, imbocchi la strada della riconversione a favore della chimica verde e di linee bio che includano anche il cracking.