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Cronaca

Sfratto piccioni, insieme Wwf e Marina

BRINDISI – Marina e Wwf insieme per liberare con metodi ecologicamente compatibili la base presso il Castello Svevo dalla proliferazione dei piccioni.

BRINDISI - É un lavoro di sinergia quello che continua tra il Wwf Puglia e la Marina Militare a tutela della fauna selvatica autoctona. Un'operazione possibile grazie alla collaborazione con l'Osservatorio Faunistico Regionale di Bitetto (BA). Prossimo obiettivo, liberare con metodi ecologicamente ed eticamente compatibili la base presso il Castello Svevo dalla proliferazione dei piccioni.

Soltanto lo scorso 28 febbraio si è avuta un'ultima liberazione, presso l'oasi Wwf di Lago Salso a Manfredonia (FG), di avifauna liberata in precedenza curata e riabilitata all'interno dell’Osservatorio. Sono tornati liberi diversi esemplari di animali, alcuni appartenenti anche a specie molto rare. In particolare, si segnala il rilascio di una poiana calzata, rapace che nidifica nelle zone artiche e sverna solitamente nei Balcani. A spiccare il volo anche un gufo di palude, 3 albanelle reali, un falco di palude, 3 gabbiani reali mediterranei , uno zafferano, un airone cenerino e 2 ricci europei.

La manifestazione in programma il 21 marzo prossimo ricalca, perciò, la volontà di tutelare le specie faunistiche presenti in loco ma con obiettivi ancor più ambiziosi, verso azioni di tutela dell'ambiente nel suo complesso. L'operazione, voluta dal quartier generale della Brigata Marina San Marco, si svolgerà presso la Base Navale della Marina Militare di Brindisi, e vedrà il rilascio di fauna selvatica autoctona curata e riabilitata presso l’Osservatorio. L'evento è patrocinato dal Wwf Puglia e andrà ad avvalersi della partecipazione del Comune di Brindisi - con l'intervento dell'Assessore all'ambiente - del Wwf di Brindisi e degli alunni dell’Istituto Comprensivo “Centro”.

Si tratta della prima tappa di un progetto “pilota” di interesse ambientale, da svolgersi nei prossimi mesi, proprio all'interno della Base Militare. Infatti il presidente del comitato di rappresentanza militare di base ed ufficiale del reparto sanitario del quartier generale della Brigata Marina San Marco, responsabile degli interventi di disinfestazione e derattizzazione, ha richiesto la collaborazione dell’Osservatorio Faunistico Regionale al fine di contenere la popolazione aviaria e gli infestanti.

Il comprensorio militare si candida, perciò, ad essere sito utile a sperimentare il contenimento di sostanze chimiche nella lotta agli infestanti, potenzialmente dannose per l'uomo e per l’ambiente. L’idea consiste ora nell’immissione progressiva, all'interno dell’area interessata, di un congruo numero di uccelli antagonisti dei volatili infestanti. Come i colombi, ad esempio: nonostante il ricorso a dissuasori fisici-metallici non si riesce a diminuirne la popolazione e, conseguentemente, le deiezioni che insudiciano la struttura. Senza contare poi il fatto che in molte aree risulta fisicamente impossibile fissare i dissuasori.

Ma il progetto “pilota” non si fermerà qui. Altro obiettivo è, infatti, quello di favorire il ripopolamento dei chirotteri (pipistrelli): specie protetta utile a contrastare la presenza di insetti molesti, problema che in una città di mare come Brindisi è fortemente sentito.

Intenzione della Marina Militare è quella di ricreare un ecosistema in equilibrio fra le specie, che torni utile all’uomo, limitando il dispendio - anche in termini economici - di sostanze chimiche. Un'operazione che va a dimostrare, nei fatti, la sensibilità della Marina Militare Italiana verso la tutela dell’ambiente. Analoghi progetti di collaborazione già si erano svolti nel 2007 e nel 2011, ottenendo largo consenso da parte delle associazioni ambientaliste.

“Salutiamo con grande soddisfazione l’avvio di questa collaborazione – ha dichiarato il vicepresidente del Wwf Puglia, Mauro Sasso – convinti che la Marina Militare possa valorizzare l’esperienza brindisina anche in altre realtà territoriali. Mi sia consentito ringraziare per la cortesia e la disponibilità il capitano di vascello Diego Martini e il tenente di vascello Roberta Pezzella, che hanno voluto fortemente questa iniziativa, promuovendola sin ai vertici militari”.

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