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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Sgombero di bulgari abusivi

BRINDISI - In quattordici, tra bambini adulti e anziani, tutti di origine bulgara, avevano invaso l'ex Ostello dei ferrovieri, eleggendolo a loro domicilio e riducendo quello che era rimasto del vecchio stabile ad una topaia, che risulta un comodo eufemismo. Il blitz dei carabinieri della compagnia di Brindisi, guidati dal capitano Cristiano Tommassini, e dei vigili urbani coordinati dal comandante Teodoro Nigro, ha permesso di disinnescare una potenziale bomba sanitaria.

BRINDISI - In quattordici, tra bambini adulti e anziani, tutti di origine bulgara, avevano invaso l'ex Ostello dei ferrovieri, eleggendolo a loro domicilio e riducendo quello che era rimasto del vecchio stabile ad una topaia, che risulta un comodo eufemismo. Il blitz dei carabinieri della compagnia di Brindisi, guidati dal capitano Cristiano Tommassini, e dei vigili urbani coordinati dal comandante Teodoro Nigro, ha permesso di disinnescare una potenziale bomba sanitaria.

Quando militari e polizia municipale sono arrivati per sgomberare gli occupanti abusivi, di primo mattino, li hanno trovati sdraiati su dei materassi stesi all'aperto, proprio sotto l'edificio che avevano occupato, probabilmente perchè, col caldo afoso di questi giorni nemmeno lo riuscivano a sopportare gli odori nauseabondi prodotti dai loro stessi escrementi disseminati in tutto l'edificio a due passi dal centro della città, che fu ricovero dei ferrovieri prima di diventare meta di barboni, spiantati e nomadi.

Quelli fatti evacuare in mattinata secondo gli investigatori, erano arrivati da almeno un mese, tra loro c'erano anche i parenti di Luka Hristov Kuzmenko, cittadino bulgaro di 22 anni, in Italia senza fissa dimora che insieme col connazionale 27enne Niko Kokhia, fu arrestato da carabinieri e polizia dopo una tentata rapina impropria in concorso con un complice, al termine della quale uno dei due ferì con un cacciavite un passante che tentava di fermarli. Era il 23 giugno scorso.

Qualcuno dei bulgari aveva accanto all'occhio il tatuaggio della lacrima, usato della malavita balcanica. Una situazione intollerabile a cui le forze dell'ordine hanno posto un limite con il blitz, dopo di che  i locali saranno bonificati e murati per impedire altri ingressi abusivi. I bulgari sono finiti tutti in questura per le formalità di rito.

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