"Si chiama Schizzo e non è stato abbandonato: ecco come stanno le cose"
Si chiama Schizzo ed è un cagnolino vivace e testardo, figlio adottivo di un intero quartiere o quasi, dopo che la sua padrona è deceduta
BRINDISI – Si chiama Schizzo ed è un cagnolino vivace e testardo, figlio adottivo di un intero quartiere o quasi, dopo che la sua padrona è deceduta. È questa la storia del cane diventato protagonista di un articolo giornalistico e di una denuncia ai carabinieri perché il 28 dicembre scorso qualcuno ha pensato che era stato abbandonato per strada. Invece aveva solo seguito uno dei tanti nuovi padroni che da qualche tempo si prendono cura di lui. Uno dei tanti residenti del quartiere Sant’Elia che lo sfamano e lo coccolano. Per una volta le cose non stanno come sembravano.
I fatti diventati anche oggetto di grosse polemiche sul Social Network Facebook si sono verificati in pieno giorno al quartiere Santa Chiara: un cittadino ha visto un vispo cagnolino bianco e con collare ronzare intorno a una monovolume che uscendo da un parcheggio dopo aver proceduto a passo d’uomo per qualche metro lo ha seminato dileguandosi. Sembrava un abbandono in piena regola, il cittadino non ha esitato a contattare i carabinieri e i giornali.
“Ma le cose non stanno affatto in questo modo – spiega Lucia Sardano, una residente del quartiere Sant’Elia che ha “adottato” Schizzo, la conducente della monovolume incriminata – Schizzo è diventato il cane di tutti dopo che la sua padrona è venuta a mancare, viene coccolato e sfamato regolarmente ma vive per la gran parte della giornata in strada e con me ha un legame particolare, forse perché gli ricordo la sua padrona e probabilmente anche perché ho una cagnolina e un gatto. Fatto sta che mi segue sempre ma è un cane che non entra in auto, mi abbaia contro perché non vuole che mi sposti ma poi mi segue. Quel giorno ero andata al quartiere Santa Chiara per acquistare una torta e schizzo mi ha seguita, speravo che a metà strada tornasse indietro come ha fatto altre volte e invece me lo sono ritrovato vicino alla pasticceria. Ma non entra in auto per questo tornando ho proceduto a passo d’uomo, per evitare di investirlo e di farlo investire, non per abbandonarlo. Succede sempre. Vado a correre al parco Cesare Braico e me lo ritrovo anche lì. Mi piacerebbe che la gente prima di giudicare e criticare si accertasse di come stanno realmente le cose”.
Che Schizzo è un cane di quartiere amato da tutti è confermato anche da un’altra lettrice che ha condiviso una sua foto con un post in cui spiegava l’accaduto “Si chiama Schizzo, è un cane di quartiere non sale nelle auto perché ha paura, le segue abbaiando. E’ uno spirito libero provvisto di chip. Ha la cuccia e viene sfamato regolarmente. È preferibile ignorarlo, a lui piace così. Questa volta non era un abbandono”.
A quanto pare anche il cittadino che ha assistito al presunto abbandono, quando ha saputo come sono andate realmente le cose, ha integrato la denuncia presentata ai carabinieri con i nuovi sviluppi della vicenda.