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Cronaca Ostuni

Sigilli ai tesori del boss. E tra i gioielli spunta anche un Rolex

OSTUNI - I militari della Compagnia della Guardia di finanza di Ostuni hanno eseguito alle prime luci dell’alba una misura di prevenzione patrimoniale che riguarda beni mobili riconducibili al pregiudicato ostunese Carmelo Vasta: 34 anni, finito in carcere il 5 luglio scorso nell’ambito dell’operazione “Giano”, con l’accusa di spaccio di droga (eroina e cocaina) e di estorsione.

OSTUNI - I militari della Compagnia della Guardia di finanza di Ostuni hanno eseguito alle prime luci dell’alba una misura di prevenzione patrimoniale che riguarda beni mobili riconducibili al pregiudicato ostunese Carmelo Vasta: 34 anni, finito in carcere il 5 luglio scorso nell’ambito dell’operazione “Giano”, con l’accusa di spaccio di droga (eroina e cocaina) e di estorsione.

Il sequestro posto in essere dai finanzieri, motivato dal fatto che il trentaquattrenne sarebbe dedito abitualmente a vivere con i proventi di attività delittuose, ha per oggetto un patrimonio diversificato comprendente una Audi A3 (intestata alla sua compagna), un impianto di videosorveglianza posto a protezione del suo appartamento (un alloggio Iacp nella zona 167 della Città bianca) e oggetti preziosi (tra cui un prezioso orologio “Rolex”).

Si tratta dell’ennesimo sequestro eseguito dalle Fiamme gialle e dalla Procura di Brindisi utilizzando la norma introdotta dal “Pacchetto Sicurezza” varato dal Governo centrale. La misura di prevenzione patrimoniale è stata eseguita dai Baschi verdi della Città bianca, nel corso di una operazione effettuata al termine di complesse indagini coordinate dal Pm Raffaele Casto. Complessivamente i beni sequestrati ammontano ad oltre 50 mila euro.

Il noto pregiudicato locale è attualmente sottoposto agli arresti e detenuto presso il carcere di Taranto. Gli accertamenti patrimoniali, eseguiti dai finanzieri - coordinati dal capitano Massimo Otranto, comandante della Compagnia di Ostuni - e dalla Procura di Brindisi, hanno fatto leva sulla norma introdotta con il 'Pacchetto Sicurezza' che consente di "aggredire" i patrimoni di tutti i soggetti che vivono abitualmente con i proventi di attività delittuose.

Le indagini hanno evidenziato come l'uomo nel tempo abbia mantenuto un tenore di vita notevolmente superiore alle sue reali possibilità economico-finanziarie. Lo stesso infatti e' risultato proprietario, insieme ai congiunti, di beni mobili dal valore sproporzionato rispetto al tenore di vita che il suo reddito (pari quasi a zero) gli consentirebbe.

Gli stessi inquirenti spiegano che l’attività portata a termine dai baschi verdi di Ostuni, sotto il coordinamento del Comando provinciale, rientra nell’ambito dei servizi istituzionali demandati al corpo della Guardia di Finanza e finalizzati all’individuazione e successiva spoliazione dei patrimoni mobiliari ed immobiliari illecitamente accumulati da soggetti legati alla criminalità organizzata.

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