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Cronaca

Solidarietà, arte, musica, sport e danza per “Io amo la vita”

Domenica 28 febbraio, presso il palazzetto Zumbo della scuola media “Salvemini” di Brindisi, ha avuto luogo una manifestazione di beneficenza intitolata “Io amo la vita” improntata sulla solidarietà, l’arte, la musica, lo sport e la danza

BRINDISI - Domenica 28 febbraio, presso il palazzetto Zumbo della scuola media “Salvemini” di Brindisi, ha avuto luogo una manifestazione di beneficenza intitolata “Io amo la vita” improntata sulla solidarietà, l’arte, la musica, lo sport e la danza. Il proposito ultimo era raccogliere fondi per un ambulatorio medico presso la Cooperativa e per la creazione di uno sportello di consulenza medico-specialistica.

Iniziata alle 16 e aperta dai membri del corteo storico locale, la cerimonia è stata organizzata dall’associazione “Rotary Club Brindisi manifestazione io am la vita4-2Valesio” e presentata dalla giornalista Maria Di Filippo. Si sono esibite associazioni di varie discipline sportive. La prima esibizione è stata eseguita dall’istituto di danza popolare (Pizzica), seguita in seguito dall’esibizione Crossfit dell’Associazione Athletic Style Ads di Brindisi. A seguire poi la scuola di Taekwondo cittadina; Kangoo, presentato ed eseguito da due ragazze; Zumba e Tango ed infine l’esibizione della Danza del Ventre. Al termine di ciascuna dimostrazione sportiva, i membri delle varie associazioni si impegnavano ad affiggere un pezzo del puzzle riprodotto su pannelli dai ragazzi del “liceo Artistico E. Simone di Brindisi”. In particolar modo, gli alunni di quest’ultimo si sono alacremente impegnati nell’ultimo mese nella realizzazione del pannello decorativo di dimensioni 3x2,25 mt che prendeva luogo a sinistra della palestra. manifestazione io amo la vita salvemini2-2Il pannello riproduceva l’inno della manifestazione “Io amo la vita” con il logo Rotary e coronato da fiori colorati e allegri omini da cui partiva un arcobaleno simbolo di felicità dopo tristi momenti, nuova vitalità e movimento. L’intero pannello è stato in seguito diviso in 10 pezzi di puzzle da riunire in ordine dopo le esibizioni. Lo spettacolo è terminato intorno alle 20. 

Ciascuna delle rassegne aveva l’obiettivo di divulgare l’idea di un mondo sempre in movimento, svincolato da handicap o disabilità, dando prova che chiunque può riuscire in qualcosa. Perseguendo un obiettivo e impegnandosi in fondo, la meta sembrerà raggiungibile, anche grazie all’aiuto di queste associazioni. “We care of You” , il nome del progetto. “Noi ci prendiamo cura di te”:  ciascuno di noi può prendersi cura di chi ne ha più bisogno, magari con un contributo, magari con un atto pratico, magari con un sorriso. 

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