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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Solo due stabilimenti balneari su 20 agibili. Luperti: "Quest'anno nessuna deroga"

"Quest'anno nessuna deroga. Chi non ha le carte in regola, non aprirà". L'assessore comunale all'Urbanistica e alla Riqualificazione della costa, Pasquale Luperti, promette la linea dura nei confronti dei gestori degli stabilimenti balneari. Dal Comune si apprende che al momento solo due lidi su 20 hanno il certificato di agibilità

BRINDISI – “Quest’anno nessuna deroga. Chi non ha le carte in regola, non aprirà”. L’assessore comunale all’Urbanistica e alla Riqualificazione della costa, Pasquale Luperti, promette la linea dura nei confronti dei gestori degli stabilimenti balneari. Dal Comune si apprende che al momento solo due lidi su 20 hanno il certificato di agibilità: il Guna beach e l’Hemingway. Per altri tre (il Granchio Rosso, Lido Azzurro e Lido Risorgimento) l’iter per il rilascio della concessione è in dirittura d’arrivo. 

Poi vi sono una serie di nodi riguardanti le restanti 15 strutture, tre delle quali hanno ricevuto parere negativo in merito alla richiesta di concessione presentata presso gli uffici Urbanistica di Palazzo di città. Questo, ovviamente, non pregiudica nulla. C’è ancora tempo per mettersi in regola, adeguandosi agli interventi prescritti dall’amministrazione comunale. Tali interventi, però, a differenza di quanto avvenuto fino all’anno passato, andranno espletati dal primo all’ultimo. Altrimenti non arriverà il via libera all’avvio dell’attività. 

Ma cosa serve per ottenere la concessione, prima, e il certificato di agibilità (la cui documentazione può essere prodotta da un tecnico comunale, o in alternativa da un tecnico nominato dal gestore), poi?

Da quanto si apprende dai funzionari comunali che stanno seguendo il procedimento, vi sono alcuni casi di abusivismo in atto, che possono essere risolti solo attraverso la demolizione delle costruzioni abusive. Alcuni privati devono risolvere delle controversie riguardanti i titoli di proprietà su diversi terreni. C’è chi ha delle pratiche di condono che non possono essere sanate. Vi sono dei progetti approvati, per i quali non sono mai iniziati i lavori. I gestori di stabilimenti che si trovano in zone interessate dalla falesia, inoltre, dovranno anche adeguarsi all’ordinanza di interdizione dei tratti costieri soggetti a pericolo di crollo, che presto verrà emanata dal Comune. 

I primi giorni della prossima settimana dovrebbe riunirsi un tavoli tecnico per fare il punto della situazione. La vicenda è in itinere. Non è escluso, quindi, che chi oggi non ha ancora risposto alle note di sollecitazione inviate dal Comune, possa farlo nelle prossime ore. Almeno su tre stabilimenti, però, vigono dei grossi punti interrogativi. 

“Quest’anno – afferma l’assessore Luperti – non ci saranno più proroghe. Bisogna mettersi in regola. Già l’anno scorso vennero presentati dei progetti in regime di sanatoria, che non sono stati ancora definiti. Noi non abbiamo nulla contro i gestori. Non intendiamo fare la guerra a nessuno. Ci auspichiamo che tutti riescano ad aprire. Ma devono capire che le regole vanno rispettate. Perché se lo scorso anno aprirono con la proroga in sanatoria. Quest’anno non sarà così”. 

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