Riprese all'alba le ricerche dei due pescatori dispersi in mare
La Capitaneria di porto di Brindisi coordina le operazioni con l'impiego di una motovedetta, di un elicottero partito da Pescara e di mezzi da terra. I due sono partiti da Torre Santa Sabina intorno alla mezzanotte di mercoledì (15 marzo)
BRINDISI – Ancora nessuna notizia dei due pescatori di Carovigno dispersi in mare. All’alba di oggi (16 marzo) sono ripartite le ricerche del 48enne Francesco De Biasi e del 46enne Sante Lanzilotti, partiti da Torre Santa Sabina, marina di Carovigno, intorno alla mezzanotte di mercoledì (15 marzo).
In un primo momento è stata la Capitaneria di porto di Brindisi al comando del capitano di vascello Salvatore Minervino a coordinare le operazioni, con l’impiego di una motovedetta Sar 844 supportata da un elicottero della Guardia costiera partito da Pescara e da alcuni mezzi di terra. Successivamente il coordinamento è passato sotto il controllo della Direzione marittima di Bari. Sono coinvolti nelle ricerche, estese fino alla fascia sud del litorale brindisino, anche i carabinieri e gli uomini della guardia di finanza.
I carovignesi sono salpati a bordo di una imbarcazione bianca lunga circa 6 metri con una striscia blu. Sono da accertare le ragioni per cui siano usciti in mare, nonostante le condizioni meteorologiche non fossero ideali.
I famigliari, non vedendoli rientrare, hanno allertato i soccorsi intorno alle ore 15 di mercoledì. De Biasi, cresciuto in una famiglia di pescatori, fino a un paio di anni fa era titolare di un’autorizzazione a pescare nella riserva di Torre Guaceto. Dopo la chiusura della cooperativa per cui lavorava, al cui posto ne è sorta un’altra, non chiese più il rinnovo dell’autorizzazione. L'auto del 48enne è stata ritrovata a Torre Santa Sabina, nei pressi degli ormeggi. Parenti e amici stanno vivendo momenti di angoscia e apprensione, nella febbrile attesa di buone notizie.