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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

La notte delle spaccate: recuperati merce, fucile e pistola

Gli agenti della Mobile trovano in un casolare sulla litoranea capi di abbigliamento rubati a Brindisi da Black Sheep in corso Umberto, attorno alle 4,36 di oggi e da Jap Trend a San Pietro Vernotico mezz'ora prima. In entrambi i casi una Panda usata come testa d’ariete

BRINDISI – Notte dei furti con la tecnica della spaccata usando un'auto come testa d'ariete contro le vetrine:  mezz’ora dopo quello consumato nel negozio di abbigliamento Jap Trend a San Pietro Vernotico, è stato preso di mira Black Sheep che si trova in corso Umberto, a Brindisi. Forse la stessa banda, perché la merce rubata in entrambi i casi è stata ritrovata dagli agenti della Mobile di Brindisi in un casolare abbandonato, lungo la litoranea a Sud: tra i capi, c’era un fucile calibro 12 e c'era anche una pistola scacciacani.

spaccata br bis-2

Le spaccate

I due colpi potrebbero essere opera dello stesso gruppo o di gruppi collegati tra loro. Ipotesi sulla quale stanno lavorando in tandem i poliziotti e i carabinieri, questi ultimi intervenuti dopo il colpo a San Pietro Vernotico. Qui i banditi hanno usato il fucile per guadagnare la via di fuga e hanno fatto fuoco due volte puntando all’auto di servizio dei vigilantes dell’istituto Vigilnova, i primi ad arrivare subito dopo che è stato l’allarme.

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Anche a Brindisi è stata usata una vecchia Fiat Panda come testa d’ariete per sfondare la vetrata principale del negozio, già preso di mira venerdì scorso attorno alle 2,50. In quel caso, il colpo fallì. Oggi, invece, è stato portato a termine: il gruppo è entrato in azione attorno alle 4, 36.

Una volta all’interno del negozio di abbigliamento, i ladri hanno raccolto in diversi bustoni magliette, scarpe e pantaloni  e sono fuggiti. Stessa scena  a San Pietro Vernotico, in via Brindisi, alle 4,05 con l’imprevisto costituito dal tempestivo arrivo delle guardie giurate: un colpo ha centrato il faro brandeggiante dell’auto, l’altro è andato a vuoto. Così facendo, i banditi sono riuscirti a fuggire, salendo a bordo di una Giulietta di colore scuro.

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Il casolare

Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Pierpaolo Montinaro, hanno portato subito a un primo elemento di rilievo: il ritrovamento di gran parte dei capi di abbigliamento rubati nei due negozi (c’erano anche le targhette) assieme a un’arma che potrebbe essere quella usata a San Pietro. Si tratta di un fucile calibro 12, con serbatoio rifornito di carucce. C’era anche una pistola a salve simile a una scacciacani.

La merce era stata nascosta in un immobile abbandonato che si trova lungo la litoranea a Sud di Brindisi, in una zona non facilmente raggiungibile. Il nascondiglio è stato scovato dai poliziotti dell’unità Falchi della Squadra Mobile, unitamente ai colleghi dell’Antirapina e delle Sezioni Antidroga e di Contrasto al Crimine Diffuso.  I capi di abbigliamento sono stati già restituiti ai titolari dei due negozi.

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Le telecamere

Elementi utili alle indagini potrebbero arrivare nelle prossime ore, quando saranno acquisiti tutti i filmati registrati dalle telecamere di videosorveglianza che si trovano nelle zone dei negozi presi di mira, sia a Brindisi che a San Pietro.

Il pubblico ministero ha già disposto l’acquisizione dei video delle telecamere che fanno parte del sistema Pon e di quelli registrate dagli occhi a protezione di altri negozi. Contestualmente proseguono le perquisizioni di polizia e carabinieri, impegnati sullo stesso fronte.

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