Spaccio tra gli ulivi, arrestato

FRANCAVILLA FONTANA - Droga poca, ma flagranza di reato molta. Due dosi di eroina che stavano per essere cedute ad un tossicodipendente sono bastate ai carabinieri per arrestare il 34enne Cosimo Parisi, al termine di un servizio nelle campagne di contrada Caniglie condotto dai militari del Norm della compagnia di Francavilla Fontana. Vano il tentativo di Parisi di sbarazzarsi della droga, per scampare alla cattura.

L'episodio si è verificato nel corso di un servizio anti-spaccio: da tempo molte delle attività legate al mercato della droga avvengono fuori dai centri abitati, per ridurre il rischio di essere sorpresi da una pattuglia delle forze dell'ordine. La persona che era andata a bussare a casa di Cosimo Parisi era però nota ai carabinieri, che sono riusciti a seguirla sino a destinazione senza allarmarla. E quando l'incontro con Parisi era appena iniziato, i militari sono intervenuti, sventando anche il tentivo dello spacciatore di sbarazzarsi delle due dosi di eroina, per un grammo in totale.

Cosimo Parisi è finito al carcere di via Appia a Brindisi. Mentre a fine giugno del 2010, dopo il furto di un autocarro all'interno di un cantiere a Villa Castelli, era stato assegnato ai domiciliari perchè a sua volta tossicodipendente e in cura presso il Sert, mentre il complice era andato diritto in  cella. Stavolta le cose hanno preso una piega diversa.

NELLA SERATA DI IERI, I CARABINIERI DELL'ALIQUOTA OPERATIVA DALLA COMPAGNIA DI FRANCAVILLA FONTANA, NEL CORSO DI UNO SPECIFICO SERVIZIO FINALIZZATO ALLA PREVENZIONE E REPRESSIONE DEI REATI LEGATI AL SEMPRE PIÙ DILAGANTE FENOMENO DELLA DROGA, TRAEVANO IN ARRESTO IN FLAGRANZA DI REATO PARISI COSIMO 34ENNE DEL LUOGO.

I MILITARI, DURANTE IL SERVIZIO DI PERLUSTRAZIONE, NEL TRANSITARE IN CONTRADA "CANIGLIE" – AGRO DI FRANCAVILLA FONTANA, GIUNTI ALL'ALTEZZA DELL'ABITAZIONE DEL PARISI, NOTAVANO SOPRAGGIUNGERE UN'AUTOVETTURA CON A BORDO UN SOGGETTO CONOSCIUTO DAI MILITARI PER ESSERE UN ASSUNTORE DI SOSTANZE STUPEFACENTI.

I CARABINIERI, QUINDI, AVENDO FONDATI SOSPETTI CHE L’ASSUNTORE SI FOSSE PORTATO PRESSO L'ABITAZIONE DEL PARISI PER ACQUISTARE LA DROGA, PROCEDEVANO AL CONTROLLO DEI DUE E, DURANTE TALE OPERAZIONE, CONSTATAVANO CHE IL PRIMO SI DISFACEVA DI UN PICCOLO INVOLUCRO RISULTATO SUCCESSIVAMENTE ESSERE DELL'EROINA GIÀ SUDDIVISA IN DUE DOSI DEL PESO COMPLESSIVO DI GRAMMI UNO, PRONTA PER ESSERE CEDUTA ALL'ASSUNTORE.

DOPO LE FORMALITÀ DI RITO, IL PARISI COSIMO VENIVA TRADOTTO PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE DI BRINDISI A DISPOSIZIONE DELL'AUTORITÀ GIUDIZIARIA, MENTRE LA DROGA SEQUESTRATA SOTTOPOSTA A SEQUESTRO.